Dean: "Lo scorso anno condizionato da problemi fisici e personali, De Cesare..."
Il suo futuro non sarà certamente ad Avellino ma Taquan Dean a livello contrattuale è ancora legato al sodalizio biancoverde ed è in attesa che la società si faccia avanti per sistemare definitivamente la questione. Ai microfoni de Il Mattino, la guardia statunitense ha parlato dei problemi della scorsa stagione, del suo rapporto con la piazza e del suo futuro: "Avellino non ha ancora preso una decisione e, quindi, non posso fare nulla. Ho provato spesso a chiamare al telefono De Cesare ma non ho ricevuto risposta. Mi sento in grande forma, il polso è guarito al 100% e ora sto davvero bene. La scorsa stagione è stata difficile per diversi motivi. Il mio polso non era al top ed era cambiato il mio modo di giocare. Non ero aggressivo e in campo non mi sentivo a mio agio. Sono, inoltre, stato condizionato anche dal divorzio e, di conseguenzam dall'allontanamento di mio figlio. Negli ultimi due anni ho avuto tanti problemi che non mi hanno permesso di rendere al meglio ma non voglio trovare scuse. Ora ho una nuova famiglia, ad agosto nascerà mia figlia e ho ricominciato ad allenarmi duramente. Fa male quello che è successo con Avellino. Quella città era la mia casa, è lì che sono diventato un uomo. Mi sono, però, reso conto che non è più la stessa città di quando sono arrivato la prima volta. C'erano persone come Ercolino e Preziosi che amavano la città e che erano molto competenti ed è anche grazie a loro che mi sono innamorato di Avellino. Ora non riconosco più questi valori, all'interno dell'organizzazione ho visto persone che non amano la città e che pensano solo ai propri interessi. Non ho fatto nulla di male altrimenti i giornali lo avrebbero scritto e la città lo avrebbe saputo. Spero che in futuro questa città continui a vincere e a lottare con orgoglio".