Eccellenza, la Virtus si ferma: "Più importante la salute di tesserati e famiglie"
La Virtus Avellino con un comunicato stampa sulla pagina manifesta la volontà di non ripartire al prossimo campionato di Eccellenza.
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La Virtus Avellino 2013, dopo accurate valutazioni, si vede costretta a comunicare la decisione di non prendere parte alla ripresa del campionato di Eccellenza per la stagione 2020-2021 dal momento che appare evidente come – in un contesto epidemiologico come quello in cui si trova la Campania e il Paese intero – non sussistano le condizioni minime di sicurezza per i propri tesserati e collaboratori e per i loro nuclei familiari.
Lo scorso 26 ottobre, quando l’Unità di Crisi della Campania contava circa 2mila contagi giornalieri, si decideva giustamente di fermare il campionato di Eccellenza per la sicurezza di tutti. Oggi, invece, che i contagi sfiorano tutti i giorni la terribile soglia delle 3mila persone, si pensa, di converso, di riprendere l’attività agonistica e per di più con un nuovo format non meglio definito. Se si pensa che, in questo momento difficile per l’Italia, attività essenziali come la Scuola sono sospese in presenza a tutela delle comunità, non capiamo il senso di una scelta del genere.
La nuova formula paventata dal Comitato regionale della Campania per la ripresa, inoltre, è inaccettabile e non in linea con i principi dello sport che ci sforziamo ogni giorno di portare in alto. Azzerare il campionato interrottosi in autunno per crearne uno nuovo di zecca che, però, ad oggi appare senza forma né sostanza è una decisione che non trova riscontro in realtà sportive paragonabili alla nostra. Un esempio ce lo da il Comitato regionale pugliese che ha deciso anch’esso di riprendere la stagione, ma almeno lo farà dalla 5^ giornata di campionato, cioè dal momento esatto in cui il Paese e il mondo calcistico ha deciso di fermarsi nuovamente, allestendo un mini torneo ad unico girone.
La Campania, invece, ha deciso di navigare a vista e tutto questo non solo è sconfortante ma anche svilente. Svilente nei confronti della nostra passione per il Calcio. Svilente per tutti gli investimenti sostenuti in estate per continuare a far crescere, con tutti i crismi, i nostri ragazzi in un Settore giovanile secondo a nessuno a queste latitudini. Svilente per una programmazione che nel nostro caso parte dai “Primi calci” e finisce con la Prima squadra che milita nel campionato di Eccellenza. Svilente perché evidenzia come il futuro dei nostri ragazzi, vera “mission” della nostra attività sul territorio, stia a cuore solo a noi, Società sportive, e poco o nulla alla Lega Nazionale Dilettanti che decide di far ripartire i Campionati ma tiene bloccato il Settore giovanile.
Svilente – ribadiamo – anche perché in tanti anni non si era mai verificato un simile comportamento da parte di chi dovrebbe governare questo mondo e garantire i valori dello sport. Azzerare una classifica per ricominciare un campionato daccapo, azzerando allo stesso tempo entusiasmi ed investimenti è una scelta che va al di là di ogni umana comprensione e lascia quanto meno basiti. Le società sono state trasformate in semplici spettatrici di decisioni scriteriate disegnate all’interno del Palazzo senza alcun coinvolgimento. Traiettorie tanto astruse che hanno trovato l’opposizione di oltre la metà delle Società che operano in Campania, spaccando in due la realtà sportiva regionale.
Per tutte queste ragioni, riteniamo assolutamente inopportuno riprendere la pratica agonistica, esponendo a possibili contagi tutti i nuclei familiari che in un modo o nell’altro gravitano attorno alla Galassia Virtus Avellino. È evidente come siano assolutamente lontani i criteri sanitari minimi di sicurezza per ripartire e pertanto ci troviamo a dover decidere a malincuore di riprendere le attività sportive solo quando le condizioni generali lo consentiranno. Speriamo solo di farlo con le energie e l’entusiasmo profusi in passato. Energie ed entusiasmo che qualche scelta scriteriata prova a minare.