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Armellino: "Vogliamo ripartire con la carica con cui abbiamo finito. Disposto a giocare in difesa. Russo non farà rimpiangere Sgarbi. Sounas? E' forte, ci darà una mano"

di Marco Costanza

Marco Armellino, capitano dell'Avellino della prossima stagione, ha parlato a Notte Ritiro, ospite dei colleghi di Prima Tivvù-Telenostra. 
Queste le sue parole: "Siamo partiti bene, carichi, con la voglia che avevamo l'anno scorso, siamo determinati e vogliamo fare qualcosa di importante".
Su Sounas: "Non lo conoscevo, quando arrivano giocatori forti, prima arrivano e meglio è. Speriamo possa darci una grande mano".
Sulla posizione: "Io ho dato disponibilità, come l'anno scorso, a giocare anche in difesa. Ho dato massima disponibilità anche per quest'anno, mi sto trovano bene, l'ho già fatto in passato. Penso e spero che vada bene. Poi come dico sempre, da centrocampo, passare in difesa, è un vantaggio. Ho chiesto subito al mister del perchè di questa scelta, mi ha dato le giuste risposte, altrimenti avrei chiesto di essere ceduto. Mi ha chiesto questa disponibilità e io l'ho data".

Le richieste di Pazienza: "E' difficile accettare l'età che avanza, è uno step mentale da fare, che può influire, per quello ho chiesto sincerità nei miei confronti e sono felice". 
Sulla stima: "La sento, e ne sono grato. Il nostro deve essere un unico solo obiettivo, riportare l'Avellino dove merita".
Sulla fascia di capitano: "Sensazione positiva, è una responsabilità che mi sono preso anche l'anno scorso. Per me è un onore indossarla e spero di saperla reggere e portare". 

Sui nuovi: "Tribuzzi va davvero forte, lo ricordavo da avversario. Russo l'ho visto bene, lo dobbiamo martellare, è un altro Raffaele e non farà rimpiangere Sgarbi. Potrà essere l'uomo in più dell'Avellino".
Sul ritiro: "Speriamo di ripartire subito come avevamo finito ai playoff. Siamo carichi, vogliosi di far bene". 

Rosso a Vicenza: "Il rosso a Vicenza? E' un errore che ho fatto, se non mi facevo espellere saremmo passati noi. E' una ingenuità, è un errore che mi porto dietro. Da giocatore esperto non dovevo farmi beffare. Ci siamo strattonati a vicenda (con Costa), sono stato ingenuo. Mancavano 10 minuti, poi ha dato 7 minuti di recupero, io credo che avremmo segnato e saremmo andati ai supplementari e poi penso che ci saremmo qualificati per la finale e chissà oggi dove stavamo. Ma è andata così". 

Obiettivo: "Migliorare la posizione dell'anno scorso, ovvero meglio del secondo posto".
Sul calendario: "C'è da farsi trovare pronti dall'inizio alla fine. Partiamo con il Picerno, io non ci sarò. Sarà un calendario difficile. Già leggo Avellino, Benevento, Catania favorito. Pure l'anno scorso era così e poi ha vinto la Juve Stabia. Partite facili non ce ne sono, abbiamo toppato un campionato in casa, tante partite abbordabili. C'è da lavorare e farsi trovare pronti". 

Fare il ritiro in gruppo: "E' fondamentale, io sono arrivato il 25-26 agosto, giocammo poi il 28, feci il ritiro con il Modena e non fu facile integrarsi e infatti le prime settimane ho avuto problemi". 
Su Pazienza: "E' un martello, riprende me che sono il più esperto e riprende i giovani, allo stesso modo. Magari prima era un po' più chiuso fuori dal campo, ora ha maggiore confidenza".

Sulla struttura: "Tutto organizzato bene, non ci manca nulla, siamo immersi nel lavoro e senza distrazioni".
Messaggio ai tifosi: "Spero di ritrovare il Partenio già carico come lo avevamo lasciato".
Sul preparatore Zoila: "Corriamo, siamo monitorati da GPS e i dati dimostrano che corriamo".
Sulle Under 23: "Sono un po' contrario, tolgono anche spazio a calciatori e piazze importanti alla Serie C".
 


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