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Avellino, che peccato. Lupi appannati, ma in C guai a mollare

di redazione TuttoAvellino

La sconfitta contro il Taranto è il classico fulmine a ciel sereno in casa Avellino, che squarcia il cielo del Partenio-Lombardi, pieno di sole dopo la vittoria col Trapani, la sesta consecutiva. E così mentre tutti si aspettavano la settima sinfonia contro un Taranto in difficoltà senza allenatori e penultimo in classifica con problemi societari, il colpo di testa di Battimelli riporta tutti clamorosamente sulla terra e scatena le solite chiacchiere (soprattutto social) da bar. L'Avellino perde una partita che ha dell'incredibile, eppure, la perde. Il più classico degli 0-1 in casa contro la squadra più debole sulla carta, in un momento euforico e magico, che smorza un po' l'entusiasmo alla vigilia di un filotto complicato. Potenza, Benevento, Catania e Monopoli attendono l'Avellino e l'atteggiamento di ieri contro i pugliesi dovrebbe far preoccupare, forse no, ma almeno far suonare un campanello d'allarme negli spogliatoi: "non siamo i più belli e i più bravi ma ci sarà sempre da sudare". Al Partenio-Lombardi arriveranno squadre sempre più "paurose" e che quindi si chiuderanno per strappare il punto. L'Avellino dal canto suo non potrà più commettere altri passi falsi e si sa che è la dura vita di chi deve rincorrere. Inutile anche analizzare i singoli: tutti hanno giocato sotto ritmo e sotto le proprie potenzialità. Lo ha detto Sounas nel post gara, "non siamo stati all'altezza", aggiungendo: "non accadrà più". Una presa di posizione e soprattutto la consapevolezza di averla fatta fuori dal vaso, con la speranza di non ritrovarsi a -7 dal Benevento dopo aver accorciato vincendo a Trapani. Gettata alle ortiche una grande occasione di maturità, peccato. Ma guai a fare drammi. Si ripartirà dagli applausi della Curva Sud.


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