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Avellino: la difesa non è un bunker ma regge, attaccanti dalle polveri bagnate

di Pellegrino Marciano

Dopo sei giornate di campionato la situazione di classifica dell'Avellino non è sicuramente delle migliori. Ultimo posto in coabitazione con il Perugia (che ha una partita in meno) e primato negativo del campionato per quanto riguarda i gol fatti, solamente due. Di Castaldo il primo contro il Brescia, di Belloni l'altro a Verona. Lo zero nella casella vittoria però non appartiene solamente alla squadra di Toscano. Infatti, anche il Trapani finalista playoff lo scorso anno non ha ancora vinto una partita, ma ha però collezionato cinque pareggi. Nessun successo, infine anche per Latina e Perugia.
Per quanto riguarda la difesa, invece, quella irpina è sì tra le più perforate del campionato con sette gol, ma non è la peggiore. Djimsiti e compagni hanno subito infatti un solo gol in più di Cittadella e Verona, rispettivamente prima e seconda della classe, gli stessi gol della corazzata Bari.        
Ma non è un mistero che la retroguardia avellinese sia ben collaudata. Il problema di questo avvio di campionato è senza dubbio l'attacco, non supportato forse da un centrocampo al momento eccellente.


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