Avellino, primo tempo di personalità. La strada è tracciata
"Si può dare di più" suona una vecchia canzone italiana, vecchia sì ma sempre attuale. Poteva dare di più anche l’Avellino contro l'Udinese in coppa Italia ma la differenza tra le due formazioni, tecnica e fisica, soprattutto fisica, ha notevolmente indirizzato il risultato. Un 4-0 pesante, ma non troppo, contro una squadra di massima serie ci sta, soprattutto ad agosto. Eppure le note liete ci sono state, le indicazioni per Pazienza pure, sia positive che negative. Di buono c'è un primo tempo giocato senza paura e con personalità, provando anche a dare fastidio alla retroguardia di Runjaic affacciandosi qualche volta nell'area di Okoye. Spunti interessanti da parte dei lupi, che però pagano in difesa una disattenzione sul gol di Brenner che spacca la partita e anche le ambizioni irpine.
Non era questa la gara da vincere, ovviamente, e la proiezione sul campionato di C presenta una squadra forte, aggressiva e che può diventare letale sotto certi punti di vista. Sounas e Patierno devono trovare la migliore condizione, Palmiero gioca una quantità infinita di palloni, Russo subentra e dimostra ancora una volta quanto sarà difficile tenerlo fuori.
Insomma, l’Avellino ora si godrà il meritato riposo di due giorni prima di tornare in campo e preparare la sfida di coppa Italia di Serie C. La partita del BluEnergy Stadium è servita per misurarsi con una compagine più forte e per capire limiti e pregi. Starà a Pazienza attuare i correttivi giusti per un Avellino che ha però dimostrato di essere connesso mentalmente con quello che dovrà essere l'obiettivo della stagione.