Cosa succede all'Avellino nel secondo tempo? Dal Monterosi al Messina, il copione si ripete da un mese
Cosa succede all'Avellino nel secondo tempo? Il calo fisico e mentale avuto ieri a Messina dagli uomini di Rastelli si ripete da diverse settimane, da prima della sosta, già dalla sfida di Viterbo sul campo del Monterosi, l'ultima del girone di andata, disputata il 18 dicembre e terminata 0-0.
In quell'occasione furono l'influenza, che debilitò quasi l'intero gruppo squadra biancoverde, e l'orario particolare (si giocò a ora di pranzo) gli alibi dell'Avellino che nella ripresa, al di là di un'occasione avuta da Casarini davanti al portiere del Monterosi (il centrocampista perse l'attimo e non riuscì a calciare in porta) e di una punizione di Russo finita sull'esterno della rete, non fece altro, accontentandosi del pareggio nell'ultima mezz'ora di gioco, come accaduto ad Agropoli contro la Gelbison.
Tanta sofferenza nella ripresa anche contro Pescara e Monopoli. In entrambi i casi, seppure con risultati differenti (vittoria per 1-0 contro il Pescara e pari senza reti contro il Monopoli), a graziare l'Avellino furono gli errori sottoporta di Desogus del Pescara e di Rolando e Starita del Monopoli, oltre a una grandissima prestazione di Pane contro gli abruzzesi: il portiere salvò almeno tre buonissime occasioni degli avversari, tra cui quella di Tupta nella ripresa.
Ma mentre col Pescara bastò una rete in avvio di Kanoute, contro il Monopoli non servirono 15 minuti arrembanti a inizio secondo tempo per avere la meglio dei pugliesi.
Quindi il flop di Messina, dopo un primo tempo bello e sfortunato, con almeno 4 occasioni da rete costruite, 3 miracoli di Fumagalli e una traversa fortunosa colpita da Russo. Nella ripresa, complice il campo pesantissimo, l'Avellino non è mai riuscito a rendersi pericoloso, se non con un tiro di Di Gaudio da oltre 25 metri respinto in corner da Fumagalli.
"Abbiamo speso tantissimo su un campo molto pesante, nella ripresa il Messina si è arroccato negli ultimi trenta metri e non si poteva più giocare a calcio", ha dichiarato Rastelli, confermando le scarse energie a disposizione della sua squadra nel secondo tempo del San Filippo.
Un copione che si ripete da oltre un mese e che preoccupa, alla luce delle difficoltà offensive (appena 2 gol segnati nelle ultime 5 gare) e dell'incapacità di rimontare l'avversario.
Per dieci volte, quest'anno, l'Avellino si è ritrovato sotto di uno o due gol, ma solo in tre occasioni è riuscito a evitare la sconfitta: nel 2-2 contro il Catanzaro, in casa del Foggia e sul campo della Gelbison. Tutte le altre volte è affondato sotto i colpi dell'avversario.