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D'Agostino: "L'obiettivo è arrivare primi, non fare la presenza. Serie A? Prima conquistiamo la B, poi cercheremo di non rimanerci. Nuovo stadio? Oggi ho avuto un incontro"

di Marco Costanza

Il presidente dell'Avellino, Angelo Antonio D'Agostino, ha parlato a Radio Ufita, soffermandosi su questo inizio di stagione della compagine irpina, reduce dalla vittoria netta per 4-0 a Brindisi. Parole anche sull'esonero di Rastelli e sul nuovo stadio. 
Queste le sue parole: "Soddisfatti di questo inizio di campionato, in queste ultime 10 giornate abbiamo una media che ci fa ben sperare"
Sull'esonero di Rastelli: "Si è sempre dispiaciuti quando si arriva alla decisione di un esonero, al di là dell'aspetto economico. E' sempre spiacevole quando si deve ricorrere all'esonero, ma quando si tratta di una scelta obbligata c'è poco da fare. Visti i risultati, del finale dello scorso anno e l'inizio di questo, c'era poco da fare. Per chi ha degli obiettivi, era giusto andasse in questo modo. Con Pazienza si stanno avendo i giusti risultati. Ogni allenatore ha la propria idea di gioco, la sua caratteristica e magari in base a quello che chiede Pazienza, questa squadra si sposa bene e diciamo che al momento è una scelta vincente, perchè ha capito le esigenze della rosa. Credo che abbiamo una squadra molto forte, calciatori importanti".
Sull'obiettivo: "Noi abbiamo costruito la squadra per vincere il campionato, non per fare la presenza. E' chiaro che mi auguro di arrivare primi. Credo che ci siano tutte le condizioni. Bisogna solo lavorare a testa bassa, andare avanti. Il mister è un allenatore serio, umile, mite, pacato. Il direttore ha fatto un egregio lavoro con l'assemblaggio della rosa, ora bisogna solo continuare così". 
Sogno Serie A: "E' un sogno ma anche un obiettivo, certamente. Quando si fanno dei progetti li si fanno per fare sempre meglio. Intanto dobbiamo uscire da questa categoria, poi bisogna puntare alla massima serie, è uno dei nostro obiettivi che ci siamo prefissati da anni. Vogliamo andare in B e poi lavorare per provare a fare il grande salto. Questa città, questo popolo, i tifosi, meritano un'altra di categoria. Lavoriamo per quello, certamente non puntiamo ad andare in B per restarci". 
Sul nuovo stadio: "Sono a Roma oggi, ho fatto un incontro per provare ad accelerare un po' tutte le procedure. E' un tema che ci attanaglia, giorno dopo giorno. Il Partenio è diventato un problema con la capienza limitata, già quest'anno, immaginate magari in Serie B. L’amministrazione comunale ha dato la massima disponibilità nella figura del sindaco. I tempi tecnici variano, noi speriamo di andare a giocare un solo un anno fuori, per poi avere il nuovo stadio dove poter rientrare. Ma le tempistiche sono complicate da dire". 
Su Sgarbi e Gori: "Sono due calciatori che ho a cuore, come un po' tutti. Oggi ho incontrato De Laurentiis, mi sono complimentato e viceversa per la gestione del giocatore. Credo che possa essere un calciatore che vedremo in categorie superiori tra qualche anno. Può fare davvero bene. Lo stesso Gori, inutile dire, ogni partita fa il suo. Ma mi va di elogiare un po' tutti, sono stupendi dal punto di vista dell'umanità, sono prima uomini e poi calciatori e se i risultati stanno arrivando è perchè ci sono anche questi ingredienti, sono persone serie oltre che grandi calciatori. Si è creato un bel gruppo". 


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