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D'Agostino: "Noi vorremmo fermarci, il 14 nuova assemblea. Vogliamo creare un grande progetto"

di Domenico Fabbricini
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Radio Punto Nuovo ha intervistato telefonicamente il presidente Angelo Antonio D'Agostino, queste le sue parole: "Ieri abbiamo partecipato a questa lunghissima assemblea di oltre quattro ore ma non siamo arrivati a molto, siamo rimasti dell'idea della maggioranza di bloccarsi per questioni di sicurezza, il presidente Ghirelli ha cercato di trovare un equilibrio ma la maggior parte dei club vorrebbe fermarsi. Si è parlato anche di promozioni e retrocessioni ma la decisione spetta alla Lega, questo è un caso straordinario mai capitato, è un problema molto serio, non si sa se potremmo mai rientrare e quando, da parte di tutti c'è un certo scetticismo. A noi piacerebbe completare il campionato ma vorremmo farlo in condizioni normali, non a porte chiuse, ma resta comunque il problema delle trasferte dei giocatori. Le nostre aziende sono chiuse, gli operai non lavorano, non sarebbe giusto far giocare i calciatori, anche eticamente. Noi ci adegueremo poi alle decisioni prese. Chiaramente ci sono problemi di retrocessioni e promozioni ma essendo un caso straordinario saranno i vertici a decidere. I giocatori sono fermi in albergo da oltre un mese, anche per loro non è bello non sapere cosa fare, ci passeremo anche la Pasqua in casa e mi spiace che restino lontani dalle famiglie. 

Il 14 ci sarà una nuova assemblea, magari lì si prenderà una decisione perché ieri si è solo parlato, sono state anche fatte delle proposte al Governo di cui abbiamo discusso come sgravi fiscali e aiuti alle società, ma se le aziende non ripartono non fanno utili e non fanno sponsor e non hanno bisogno di sgravare nulla. Ci sono anche società con decessi in casa, dovremmo pensare di più ad ampio raggio e capire se è il caso di continuare o meno questo campionato. Noi abbiamo il dottor Schiavone che ci segue per le aziende e ci aiuterà anche con i lavoratori del calcio, non sappiamo se applicheremo la cassa integrazione, prenderemo le misure più opportune. Mi spiace anche per i tifosi, dopo tanto tempo che volevamo entrare non siamo neanche riusciti ad abbracciare i tifosi, speriamo in tempi migliori.

Ai tifosi dico che noi faremo un grande progetto così come lo avevamo in testa, speriamo solo di avere la possibilità di farlo e che tutto questo finisca presto. Ci hanno privato delle gioie del calcio, ma vi immaginate segnare e esultare in uno stadio vuoto e senza tifosi? Ma l'obiettivo resta creare una grande società per militare tra le grandi senza alcun tipo di problema. Stiamo lavorando alla società e alla ristrutturazione in questi giorni per ripartire ad alti livelli. Ai tifosi dico di avere pazienza, rispettare le regole e presto torneremo più forti di prima. Per noi lo stadio, i tifosi e quant'altro è la vita altrimenti non avrebbe senso fare uno spettacolo senza spettatori. Loro sono la nostra linfa, noi ci siamo e ci saremo sempre. Clausola di recompra? Ci stiamo lavorando, siamo impossibilitati ad incontrare i commissari, ci siamo scambiati le mail per trovare la soluzione ma non mi spaventa, non credo arriveremo al ridicolo specialmente in queste condizioni".


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