.

DA ZERO A DIECI - I Lupi ritrovano confidenza con il gol ma i punti...

di Domenico Fabbricini

Contro l'ultima in classifica, virtualmente retrocessa, l'Avellino non va oltre il pareggio, acciuffato per i capelli, al cospetto di una Juve Stabia che in casa ha vinto una sola volta contro il Pescara. Continua il pareiodo di appannamento anche se i due gol segnati in trasferta sono comunque un segnale incoraggiante. Ripercorriamo la gara nella tradizionale rubrica da Zero a Dieci.

ZERO - Per la prima volta dopo 35 giornate l'Avellino scivola fuori dalla zona playoff, grazie alla vittoria in extremis del Lanciano contro l'Empoli. Zero possibilità, finisse oggi la stagione, di disputare gli spareggi promozione. Solo una fiammata di Galabinov ha evitato ai Lupi la terza sconfitta consecutiva a Castellammare, ma continuando a giocare così il sogno playoff è destinato a restare tale...

UNO - Un solo punto nelle ultime tre partite, è il magro bilancio di un Avellino che non sa più vincere, stanco e affaticato, che anche al Menti ha subìto a larghi tratti la maggior freschezza degli avversari. Un periodo negativo che non accenna a terminare.

DUE - Per la prima volta nel girone di ritorno i Lupi segnano piu di 2 gol in una partita, non accadeva dal 2-1 sul Padova a fine girone di andata. Altri tempi, ora la zona playoff è distante 2 punti.

TRE - I tre punti mancano dalla vittoria sul Cittadella di tre turni fa. Poi solo un punto conquistato, quello di ieri appunto. E solo Galabinov ha evitato la terza sconfitta di seguito, sarebbe stato il record negativo di quest'anno.

QUATTRO - I tiri in porta dell'Avellino, di cui il 50% trasformato in gol: i Lupi tornano finalmente cinici e concreti sottoporta, anche se purtroppo non serve a conquistare una vittoria che sarebbe servita a restare agganciati alla zon playoff. Di contro la Juve Stabia ha tirato 3 volte nello specchio segnando 2 gol, 5 tiri fuori per entrambe le formazioni.

CINQUE - A oltre metà girone di ritorno e approfittando della sosta pasquale, il voto che ci sentiamo di dare al 2014 dei Lupi è 5. Fosse cominciano a febbraio la stagione i Lupi sarebbero ora in zona retrocessione, per fortuna un 2013 da 8 ha mitigato la posizione regalandoci una salvezza anticipata con 10 turni di anticipo, cosa che non accadeva da 20 anni. Godiamoci quindi il mantenimento della categoria al primo anno da matricola e speriamo nel rush finale.

SEI - A Castellammare arriva il sesto pareggio del girone di ritorno su 14 partite giocate. Considerato che le vittorie sono 2, si intuisce come 12 punti siano veramente pochi al cospetto di un girone d'andata di tutt'altro tenore, e la posizione di metà classifica è purtroppo giusta per quanto sta facendo vedere l'Avellino del dopo sosta.

SETTE - Mancano sette partite alla chiusura della regular season, sette partite in cui l'Avellino dovra dare l'anima per riprendersi un piazzamento playoff occupato praticamente per tutto il campionato ma messo a rischio dalle ultime deludenti prestazioni. Si parla da diverse settimane di invertire la rotta, ma al momento la benzina sembra davvero finita.

OTTO - Ottavo gol in campionato per Castaldo che si conferma secondo miglior realizzatore della squadra subito dietro a Galabinov. Bulgaro che tra l'altro proprio nei minuti finali entra e riprende le distanze dal compagno di reparto siglando l'undicesima rete in stagione. Un Castaldo in gran forma e autore di una buona prova al di là del gol, peccato che il resto della squadra continui a tirare il fiato. 

NOVE - I giorni di tempo per cercare di ricaricare le pile, approfittando della pausa pasquale, e affrontare con piglio giusto l'ultimo rush di campionato: il 26 al Partenio arriva il Crotone lanciatissimo nelle parti alte della classifica.

DIECI - Dopo tre partite consecutive in panchina e nonostante i soli dieci minuti minuti giocati, Galabinov ritrovala rete dopo dieci giornate. Quasi una liberazione la sua rete che vale il 2-2 finale, accompagnata da un gesto di stizza che la dice tutta dal momento attraversato dal bulgaro, certamente non contento di essere diventato la quarta scelta in attacco.


Altre notizie