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Dall'Oglio: "Maisto mi ricorda Tonali a Brescia. Infortuni? Sono nervoso. Rastelli ci ha dato maggiori certezze"

di Marco Costanza

Jacopo Dall’Oglio , centrocampista dell'Avellino, é stato ospite di “Contatto Sport” su Prima Tivvù, dove ha analizzato il momento in casa biancoverde, il pareggio in casa della Gelbison, i problemi fisici che lo stanno frenando e tanto altro. Grandi complimenti anche per il giovane Maisto da parte dell’ex mediano del Palermo. 
Queste le sue parole: “Penso che con la Gelbison la prestazione sia stata comunque positiva, poi è chiaro che il tifoso vuole sempre una vittoria, come la volevamo noi. Veniamo comunque da 7 risultati utili consecutivi e da quando è arrivato mister Rastelli é cambiato qualcosa proprio nella testa di tutti. Dispiace non aver potuto dare una mano ai miei compagni, sono giù di morale e nervoso per questo terzo infortunio che mi è capitato. Prima il polpaccio, poi la mano e ora la caviglia nella rifinitura pre gara. Purtroppo penso che se le cose devono succedere, succedono. Dobbiamo solo farci trovare pronti per i playoff.”
Sul cambio sintetico-naturale: "Si avverte la differenza. Allenandosi tutti i giorni sul sintetico e poi vai a giocare sul naturale, cambia molto. Abbiamo avuto qualche piccola difficoltà ad Agropoli, ma di questi campi in Serie C se ne trovano tanti, anzi, anche peggio. Quindi non bisogna trovare alibi. Ad Agropoli il campo non era perfetto. Noi ci siamo allenati bene, anche il mio infortunio viene da un allenamento tosto, dove c'è una sana competizione. In rifinitura c'è stato uno scontro con un mio compagno che mi ha procurato questo problema. I raggi per fortuna hanno dato esito negativo. Il dottore parla di edema osseo. Spero di rientrare in campo il prima possibile. Mi sono stancato di stare fuori".
Su Francesco Maisto ha aggiunto: “L’ho detto dal primo allenamento: questo ragazzo farà strada. Francesco é un ragazzo per bene, lavora tanto, ha personalità e voglia di imparare, senza mai rispondere ai ragazzi più grandi. E poi si vede che ha talento, é evidente. Una cosa così l’ho vissuta già con Tonali a Brescia e poi si è visto che strada e che carriera ha fatto e sta facendo. Auguro lo stesso a Maisto con tutto il cuore. In cosa può migliorare? Deve essere più cattivo. E' bravo di testa, ha un bel mancino. Ripeto, per me può fare tanta strada”.
Sui problemi del gol degli attaccanti: "Sono delle annate. Faccio l'esempio, l'anno scorsoi a Palermo, Brunori come la toccava segnava. Bisogna lavorare e avere fiducia. Senza stress, Sono momenti. Sono felice che sia tornato Totò Di Gaudio, ricordo che quando eravamo fuori soffrivamo insieme. Se Totò sta bene fa la differenza". 
Sul clan dei siciliani: "Sono in vantaggio i palermitani 3-1. Io sono messinese. E' un clan che funziona, ora è arrivato anche Sonny D'Angelo, l'ho sempre affrontato da avversario. Piace molto perché ha tempi di inserimento pazzeschi. E' uno che fa 7-8 gol almeno. Una mezz'ala che fa 10 gol a stagione non capisco cosa ci faccia in Serie C" .
Sull'approccio: "Devo essere sincero, ho fatto un po' fatica con Taurino, non capivo bene cosa cercava. Invece con Rastelli è stato subito semplice. Il mister è severo, la prima volta ti richiama, la seconda ti dà un bonus, la terza, doccia. L'allenatore deve essere una figura che comanda". 
Avellino come il Palermo l'anno scorso: "Me lo auguro, I playoff non sono facili, ma se arrivi in una condizione adeguata si può fare qualcosa. Noi l'anno scorso siamo passati dalle pietre prese, dopo una sconfitta col Catania, a 40.000 spettatori fissi nel finale di stagione. Lo stesso qui ad Avellino, sono arrivato in un ambiente ostile. Bisogna stare uniti, positivi". 
Il nervosismo dei tifosi: "Certo che lo abbiamo avvertito, Mi ricordo a Mercogliano i cori, soprattutto per la società e per chi doveva andare via. Non è facile. Io capisco che è una piazza che in Serie C non c'entra nulla, ma bisogna stare tranquilli". 


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