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Di Gaudio: "Spero che oggi parta un altro campionato. Vi racconto il mio infortunio, una borsite non curata"

di Marco Costanza
Totò di Gaudio, attaccante dell'Avellino, che ha deciso il derby, ha parlato in conferenza stampa dopo la sfida con la Turris.

Queste le sue parole: "Sono contento per il gol e per essere tornato. Ho passato un periodo difficile. Fare gol ed esultare sotto la curva con i miei compagni è un premio e spero possa essere uno slancio per le prossime partite. Sono felice di essere tornato e aver segnato il gol della vittoria". 

Sull'infortunio al ginocchio: "Io adesso sto bene, ringraziando Dio. Il mio infortunio? Dopo la partita con il Campobasso ho preso una botta al ginocchio sul campo, e ho preso una borsite. Sono rientrato dopo Natale, pure le due settimane di stop per il Covid, non l'ho curata bene, poi ho preso una pallonata proprio lì e si è gonfiato il ginocchio. Purtroppo andava curata la borsite, mi dovevo fermare, giocandoci sopra purtroppo non si guariva. Con il tempo è passata, speravo di poter rientrare prima. Poi ho avuto il Covid qualche settimana fa e adesso eccomi qui. Non immaginavo questo momento difficile. Al gol mi è passato in mente una telefonata del direttore De Vito, che mi ha chiamato chiedendomi un gol a giro con la Turris. Lo ringrazio, perché mi è stato vicino, anche nel periodo del Covid. Ho avuto la mia famiglia vicino, mia moglie e mio figlio che ringrazio di cu0re". 

Un segnale positivo: "Per noi era una finale, venivamo da alcuni risultati interni poco convincenti. E' uno slancio importante e bisogna andare avanti, senza però esaltarsi. Ora dobbiamo fare più punti possibili con Bari, Vibonese e Foggia". 

Sul Bari: "Ho tanti amici a Bari, Di Cesare, Scavone, Frattali. Ma non ho mandato un messaggio a nessuno ancora per la vittoria del campionato. Adesso giochiamo contro di loro, quindi non mi sarebbe piaciuto sentirli adesso, ma lo farò a fine campionato. Il Bari ha meritato di vincere il campionato, poi li sentirò a fine campionato". 
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