E' il peggior inizio di sempre dell'Avellino in Serie C: 4 punti in 5 partite. Eguagliato il 1998-99, ma gli obiettivi erano diversi
Inizio da record, purtroppo negativo, per l'Avellino in Serie C. La compagine di Taurino, da quando c'è l'era dei 3 punti, ma anche in generale, compreso i lontanissimi anni 50-60, non aveva mai cominciato così male un campionato di terza serie, eguagliando il peggior inizio di sempre del 1998-99, con 4 punti in 5 partite.
Una vittoria e un pareggio arrivati al Partenio, e 3 sconfitte fuori casa, lo stesso score di 24 anni fa, 4 punti in 5 partite. All'epoca si iniziò con un successo interno, con con il Savoia (che poi vinse i playoff) per 2-1, poi le sconfitte in casa di Fermana (che vinse il campionato) e Ascoli, pareggio a reti bianche con il Gualdo al Partenio e altra sconfitta ad Ancona. Lì il record negativo durò ancora peggio, con il pareggio interno con il Giulianova alla sesta giornata e la sconfitta a Foggia alla 7a, quindi si arrivò a 5 punti in 7 gare, che rifilarono i lupi all'ultimo posto e si tratta del peggior inizio di sempre in Serie C. Avellino che chiuse poi a 43 punti, a soli 6 punti dalla zona retrocessione. Ma guardando alle prime 5 giornate, il record è stato eguagliato quest'anno, con una aggravante però. All'epoca gli obiettivi erano chiaramente di un campionato non da protagonisti, con il tecnico Geretto, che comunque concluse la stagione nonostante il nono posto finale, ma gli obiettivi erano quelli di un campionato modesto e una salvezza tranquilla.
Un inizio simile si ebbe nel 1970-71, con una sola vittoria in 5 partite, ma all'epoca, oltre che ad esserci i 2 punti per le vittorie, l'Avellino ottenne una vittoria e 2 pareggi e una sconfitta nelle prime 5 e tradotto in punti attuali, sarebbe stato a 5 punti.
Eguagliato anche il 2000-01, con Aldo Ammazzalorso in panchina, una squadra giovanissima, che partì con 4 punti in 5 partite, ma poi seppe subito rimontare e rialzarsi, fino alla semifinale playoff.
Un altro inizio complicato si ebbe nel 2019-20, l'anno di De Cesare e dei problemi societari, ma comunque, con Ignoffo alla guida e una squadra non tanto competitiva, ma ben allestita in fretta e furia dal ds Di Somma, arrivò la prima sconfitta interna con il Catania, ma poi 3 vittorie di fila, con Vibonese, Teramo e Picerno e quindi 9 punti nelle prime 4.
Inizio anche abbastanza simile a quello dell'anno scorso se vogliamo, con l'Avellino di Braglia che partì con 4 punti nelle prime 4, come Taurino, ma con 4 pareggi, ma arrivò poi la vittoria alla 5a giornata e dopo la sconfitta con il Monterosi alla 6a, si iniziò a trovare un buon rendimento di risultati, per arrivare poi nei primi posti.
Rapportando quindi, gli obiettivi, quello di quest'anno, visto che si è dichiarato che è stata costruita una rosa per obiettivi ambiziosi, è il peggior inizio di sempre, con risultati non da zona playoff o per vincere il campionato, ma risultati non adeguati neanche per la zona salvezza. Avellino, tra l'altro, ultimo tra le compagini della Campania, con la matricola Gelbison che è a 5 punti, il Giugliano a 8, la Turris a 10, insieme alla Juve Stabia. L'Avellino è solo a 4 punti. Insomma, i numeri parlano chiaro su questo pessimo inizio di stagione dei lupi. Un fallimento, al momento, sotto tutti i punti di vista.