Foscarini: "Impatto positivo, la squadra sta bene fisicamente. Voglio rivedere l'Ardemagni di Cittadella..."
Prima conferenza stampa pre-partita da tecnico dell'Avellino per Claudio Foscarini. L'allenatore trevigiano ha presentato la sfida contro il Perugia in programma lunedì sera: "L’impatto è stato positivo. La conoscenza della società e di tutto lo staff è andata bene, così come il rapporto con le persone, dal magazziniere al presidente, fino ai calciatori. Questi giorni sono trascorsi così. E’ stato un impatto buono e intenso. Affrontiamo la squadra meno adatta in questo momento. Sta ottenendo buoni risultati, con grandi prestazioni e credo sia la squadra più in forma del periodo. Una brutta gatta da pelare. Ho fatto scaricare qualche tossina di troppo ai miei ragazzi e da oggi prepariamo la partita. La partita di lunedì mi darà dei dati su cui lavorare in futuro. Sono molto curioso di vedere all’opera la mia squadra".
Sulle condizioni dei singoli e sul modulo da adottare: "Cabezas, Vajushi e Morero sono usciti anzitempo dalla partitella di ieri, ma credo siano recuperabili per lunedì. Per Bidaoui ci vorranno altri dieci giorni. Se posso darò continuità alla difesa a quattro, a prescindere dagli uomini a centrocampo. Lavoriamo a un modulo con più varianti, che sia 4-4-2 o 4-3-3. Morosini è un po’ indietro di condizione. Lo conosco bene, può darci molto, perché si stacca tra le linee e si fa valere in attacco. Voglio rivedere il vecchio Ardemagni, quello che segnava e picchiava i difensori. Mi deve dare degli spunti importanti, voglio un Ardemagni diverso da quello dell’ultimo periodo. Conosco gran parte della rosa, allenandoli ho avuto la conferma che sia una buona rosa per raggiungere la salvezza. L’atteggiamento è fondamentale. Migliorini? Lo prendo in grande considerazione. L’ho visto bene, motivato, ha voglia di farsi notare come gli altri compagni. Marchizza è un altro elemento molto interessante, l’ho visto terzino ma l’ho riportato nel suo ruolo naturale".
I primi giorni da allenatore dell'Avellino sono serviti a lavorare sul piano mentale e sulla conoscenza dei calciatori: "Sono un allenatore nuovo, ho la necessità di conoscere i calciatori, di entrare nelle loro teste. Mi ha fatto piacere ricevere gli applausi, ma quelli vanno fatti pure alla squadra. Dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Abbiamo il dovere di offrire prestazioni toniche, determinate e anche di vincere. Insisto su questi aspetti. Ho cercato di analizzare dei dati e di guardare le scorse partite dell’Avellino. Cerco di farmi una mia idea, ascolto tutti, ma alla fine porto avanti le mie idee. Con lo staff abbiamo visionato capillarmente le partite, concentrandoci sui primi minuti di gioco e su come si arriva alla fine, comprese le cadute d’attenzione sui calci piazzati. Un allenatore deve capire bene su quali aspetti lavorare. Qualcosa abbiamo intravisto e su questo ci focalizzeremo. La condizione mentale trascina quella fisica. Fisicamente la squadra sta bene, il lavoro più importante va fatto sul piano mentale. Se la squadra non ha un’anima non va da nessuna parte e non ci salviamo. Dobbiamo ritrovare la nostra anima".
Sui tifosi: "Mi aspetto un Partenio pieno. La curiosità è tanta, mi auguro che i nostri tifosi diano una mano alla squadra. Spero di ricevere gli applausi della Curva, questo potrà dare tante motivazioni ai ragazzi".