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Lo sfottò della pagina corallina: ma senza "Vllin", la Turris giocava in C?

di redazione TuttoAvellino
Non è il profilo ufficiale della Turris, ma una pagina di tifosi corallini, piuttosto sprezzante nel lanciare sfottò nei confronti di una città che ha accolto la loro squadra, che altrimenti rischiava di non potersi iscrivere al campionato di Lega Pro 2020-2021.

Ricordiamo tutti le peripezie della società del presidente Colantonio nel ricercare uno stadio dove disputare le gare interne del torneo di Serie C della passata stagione, considerata l'impossibilità di giocare al "Liguori" perché non a norma con le regole imposte dal terzo campionato professionistico italiano.

La Turris era da poco approdata in Lega Pro dopo la vittoria del girone I di Serie D, ma rischiava di non potersi iscrivere senza uno stadio. A fine luglio le città di Avellino e Potenza si fecero avanti per ospitare la squadra corallina evitandole un triste ritorno nei dilettanti. Alla fine il club di Colantonio accettò l'invito del capoluogo irpino salvando la categoria ma il Partenio-Lombardi servì solo ai fini dell'iscrizione, poiché la Turris giocò sempre nel suo stadio.

Lo stesso presidente ringraziò in più occasioni il parigrado Angelo D'Agostino per l'ancora di salvezza lanciata alla sua squadra.

Eppure la pagina TURRIS FC 1944, che nulla ha a che vedere con il profilo ufficiale della Turris, ha dimenticato in fretta l'ospitalità avellinese, tanto da pubblicare lo scorso 31 marzo la foto di una simpatica pecora corredata dalla scritta "Tutti a Vllin" tutti ad Avellino, traducendo il loro "simpatico" modo di parlare.

Un commento inutile, criticato pure da qualche tifoso corallino che ha ricordato agli amministratori della pagina che, senza "le pecore di Vllin", l'unica città campana a farsi avanti per ospitarla, la Turris avrebbe disputato almeno un altro campionato di Serie D o sarebbe dovuta emigrare a Potenza, fuori dai confini campani.
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