Moretti si presenta: "Il mio modello è Skriniar. Convinto che ad Avellino farò bene, conosco l'importanza della piazza"
Conferenza stampa di presentazione per il nuovo difensore dell'Avellino, Lorenzo Moretti, che parla delle sue prime impressioni da calciatore dell'Avellino e sul ritiro a Mercogliano.
Queste le sue parole: "Sono contento di essere qui, quando c'è stata l'opportunità di venire qui ho subito accettato, perché è una piazza calda, ambiziosa, che lavora bene anche con i giovani il mio obiettivo è crescere e sono certo che qui posso crescere molto"
Arriva 20 anni dopo Vincenzo Moretti: "Sì mi hanno parlato del Moretti che c'era qui, che ha fatto il record di gol come difensore. Io sui calci d'angolo mi spingo in avanti, mi piacer staccare di testa e provare a fare gol".
Sul ruolo: "Posso fare sia il braccetto di destra che il centrale. Mi adatto anche a fare il quinto a sinistra. L'importante è giocare e fare bene".
Sui giovani passati ad Avellino: "Non nego che la decisione di venire ad Avellino sia stata dettata anche dal fatto che il direttore De Vito abbia sempre lanciato ottimo giocatori, i vari Zappacosta, Izzo, Djimsiti. Il direttore mi ha spinto a venire qua. È sempre stato bravo sui giovani e spero di poter ripagare la fiducia".
Su Taurino: "E' un allenatore che parla molto, ci spiega tante cose, è molto presente, ci sta spiegando le sue idee e ci stimola molto".
Sull'Inter: "Sono felice che l'Inter abbia messo il diritto di recompra sul mio cartellino, ma a me interessa l'Avellino, migliorarmi, e fare il salto di categoria con la squadra".
Sugli obiettivi: "Ci siamo detti come obiettivo di fare ogni giorno qualcosa di importante. Ai tifosi posso dire che suderò la maglia al massimo e darò tutto per la maglia".
Risvegliare l'entusiasmo: "Ho voglia di mettermi in gioco, sono pronto per dare il massimo per questa piazza e sono convinto di di poter essere pronto per fare bene senza pressioni"
Sul proprio idolo: "E stato Milan Skriniar, con il quale mi sono allenato insieme all'Inter e ho appreso moltissimo. È stato un punto di riferimento".