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Pazienza: "Ho visto una squadra timorosa nel primo tempo. E' un momento non semplice, ma c'è l'esperienza per venirne fuori"

di Marco Costanza

Michele Pazienza, allenatore dell'Avellino, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio con il Foggia. 

Queste le sue parole: "Alla squadra ho detto che non dobbiamo assolutamente pensare che non ci saranno momenti difficili nell'arco della partita, così come è accaduto nel primo tempo. Ma attraverso le difficoltà poi si riesce a trovare quello spirito per vincere le partite. Patierno? Gli ho chiesto semplicemente di continuare a buttarsi nelle situazioni, perché solo facendo così magari alla prossima invece di un gol sbagliato si può parlare di una vittoria". 
Sull'aspetto psicologico: "I calciatori non sono robot ma esseri umani, posso dire che non è un momento semplice, ma hanno l'esperienza giusta per uscirne ancora più forti. Ho visto una squadra timorosa nel primo tempo, un po' confusa, poi nel secondo tempo ho visto qualcosa di importante, ma non basta. Marconi? Dire non pervenuto è un giudizio amaro, sono d'accordo che possa fare molto ma molto di più, così come i compagni di squadra". 
Sul modulo: "Per quanto riguarda il trequartista, Varela non era in panchina perché non ha smaltito del tutto il trauma patito lunedì sera. D'Amico forse oggi è stato l'unico giocatore adattato. Lui nasce attaccante esterno, che lavora in ampiezza e venendo tra le linee. Per quanto riguarda il modulo, per quelle che sono le caratteristiche, al di là della condizione fisica di qualcuno, è il sistema che si adatta meglio magari". 
Su Armellino: "Per noi è un giocatore importante, ma deve trovare la condizione migliore e per fare ciò ha bisogno di giocare e di avere continuità. Schenetti è stato bravo e non ci ha dato punti di riferimento e questo lo abbiamo sofferto molto". 
Sulla mancanza di gol: "E' vero, tre partite zero gol, è un dato pesante, che crea rabbia e frustrazione, e faremo il possibile per cambiare rotta da giovedì". 
Sulla condizione: "Per trovare quella condizione ideale, che a me piace, c'è bisogno di tempo. Lavoreremo molto su quello, per creare un percorso importante c'è bisogno di solidità". 
Sul Sorrento: "E' una squadra che ha raccolto meno di quanto meritasse, è una squadra organizzata, che gioca un bel calcio. Ha come obiettivo di salvarsi, ha la mente libera, non ha la frenesia e la pesantezza del risultato ed è chiaro che dobbiamo presentarci col giusto atteggiamento". 
Quando si vedrà la mano di Pazienza: "E' una bella domanda, io vorrei rispondere giovedì. E' chiaro che bisogna trovare il giusto episodio". 
Sulla condizione fisica: "Sono domande che vanno ad intaccare il lavoro fatto prima, io devo giudicare quello che farò io, c'è ancora tempo per mettere le cose a posto. Per quello che è la mia intensità di gioco, ci vorrà tempo". 
Giocatori fuori lista: "Sono valutazioni che faremo più in là". 
 


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