Pazienza: "Non andremo a Udine in gita, sarà una partita vera. Per me sarà emozionante tornarci" Su Redan e la concorrenza in attacco...
Michele Pazienza, allenatore dell'Avellino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Coppa Italia contro l'Udinese.
Queste le sue parole: "Sicuro non sarà una festa e non andremo a Udine in gita. Giocheremo contro una squadra di due categorie superiori, che ci darà la possibilità comunque di mettere benzina nelle gambe, sarà un a partita vera, dove proveremo a dare il massimo per passare il turno, consapevoli della forza degli avversari. Una gara che ci siamo conquistati sul campo e che ci giocheremo al meglio e proveremo a fare qualcosa di importante".
Prove generali di campionato: "Qualcosina cambierò, anche in base a qualche caratteristica, rispetto alla gara con la Juve Stabia. Poi nella gara di Coppa Italia di Serie C, prima dell'inizio del campionato, quella sarà una prova generale per l'inizio della stagione".
Autostima: "Già quella con la Juve Stabia ci ha dato indicazioni importanti dal punto di vista fisico e poi anche dal punto di vista del risultato. Stesso discorso vale per la gara di domani. Nel momento in cui riuscissimo a fare qualcosa di importante vale due o tre volte quanto fatto con la Juve Stabia".
Su Gori: "Parto da un dato, da una considerazione. Per me non è un sacrificio parlare con i giocatori. Gori avrà la giusta competizione con i compagni di reparto, cosa che io cerco in ogni reparto. Con Ricciardi abbiamo avuto questa situazione, con il ragazzo che ha alzato bandiera bianca, ancora prima di iniziare la stagione, perchè non voleva avere competizione, lottare per un posto. Mi aspetto che tutti accettino la competitività di giocarsi il posto. Al di là del reparto. Nel momento in cui mi ritrovo ad allenare, giocatori che non accettano la competizione, faccio fatica a dire che siamo una squadra forte. Nel momento in cui un giocatore viene a giocare ad Avellino, sa benissimo che deve lottare per un posto".
Su Redan: "E' un giocatore che verrà a darci un apporto importante, ma prima di lui io voglio parlare di quelli che ho in rosa, Russo, Gori, Vano, lo stesso Patierno che è stato difficile trattenere dopo una stagione del genere".
Su Russo: "Credo che abbia ben capito quanto sia importante per questa squadra, per la piazza e i tifosi. Lo dimostra il fatto che a lui basta giocare anche mezz'ora, per dare il suo apporto. Quest'anno ha fatto il ritiro, al di là del minutaggio, è un giocatore per noi è importante e lo ha dimostrato, anche con la Juve Stabia, nell'ultima mezz'ora e lo ha fatto egregiamente".
Sul ritorno a Udine: "Tornare in una città, a giocare contro un club che mi ha lanciato, in un mondo che ho tenuto stretto per 10 anni, è davvero emozionante. Mi hanno accolto che ero ragazzino, e sono cresciuto tanto, andando via come uomo. Sarò sempre grato alla città di Udine e alla famiglia Pozzo, tornare ora da allenatore, anche avversario, è ancora più emozionante".
Sulla difesa: "Ci manca ancora un'operazione, un braccetto possibilmente mancino"
Sulla strategia: "Sì, qualcosa di diverso faremo rispetto alla gara con la Juve Stabia".
D'Ausilio e Sounas: "Certo, possono convivere, ci sarà un campionato intero per vederli. Uno può giocare mezz'ala destra, l'altro mezz'ala sinistra".
Sui problemi societari di Taranto e Catania: "Non so cosa stia succedendo, i fatti e le situazioni. Noi dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi".
Sull'Udinese: "E' una squadra fisica, ha giocatori importanti, che gioca con grande qualità e tecnica. Dobbiamo stare attenti, hanno due sottopunte che si affidano poi alla punta fisica come Lucca. Hanno giocatori tecnicamente e fisicamente di due categorie superiori a noi".