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Pazienza: "Non è una squadra sopravvalutata. Se sarà l'ultima partita sulla panchina dell'Avellino? Non ho avuto questa percezione". Sulla contestazione...

di Marco Costanza


Michele Pazienza, allenatore dell'Avellino, ha parlato dopo lo 0-0 contro il Cerignola
Queste le sue parole: "Io vado sulla analisi della gara, non era semplice affrontare questa gara contro un avversario di valore. Ci sono state delle difficoltà e delle partite che ci hanno portato ad avere quei timori, quella poca serenità. Ma la squadra ha avuto un atteggiamento positivo soprattutto nella fase di non possesso. La problematica delle ripartenze quest'oggi è stata limitata, concedendo non molto, un tiro a Russo e a Cuppone. E' chiaro che siamo stati produttivi, soprattutto nel primo tempo. Siamo stati poco incisivi, dovevamo trovare quella scintilla per sbloccare il match. Nel secondo tempo abbiamo avuto una chance con Redan e con Russo e altre situazioni dove potevamo trovare il vantaggio. Ovvio, si è costruito poco, pochissimo secondo le aspettative. Ma io ho il dovere di andare a lavorare sulle cose che dovevamo correggere. Abbiamo corretto il problema delle ripartenze, ora sulla produzione offensiva. In questo momento ho Redan che ci può dare 55 minuti, poi non ne aveva più. Pur volendo, nei cambi non potevo fare molto di più per cercare di cambiare in corsa qualcosa". 

Sulla squadra: "Non penso che questa sia una squadra sopravvalutata, ma è una squadra che ha un potenziale che ancora non si è espresso. Oggi avevamo 5-6 elementi fuori, ma non deve essere un alibi. Non condivido quando si dice che la squadra non ha idee e un gioco. Può essere poco produttiva, sì, ma prova a fare qualcosa che chiaramente non soddisfa nessuno. Ovviamente si devono fare quelle cose per cercare di ritrovare serenità e una vittoria e soprattutto bisogna recuperare i giocatori"

Equilibrio: "Oggi mi è sembrata una squadra equilibrata, non ha prodotto molto è vero, ma abbiamo concesso poco. E' normale che ora devo cercare delle soluzioni per essere più produttivi. E magari ora, non avendo quella serenità gusta, si fa più fatica. Ovvio non mi ritengo soddisfatto di quanto fatto oggi e nelle tre gare iniziali di questo campionato". 

Sulla contestazione: "Nel calcio parlano i risultati, è normale che i tifosi esprimano il loro dissenso. E' giusto che ci sia tanta rabbia, dispiace perchè ci hanno semrpe sostenuto e meritano risultati diversi".

Ultima partita sulla panchina dell'Avellino: "Non ho avuto questa percezione, sono venuto qui in conferenza a parlare della gara, mi auguro di poter continuare e rialzare questa squadra". 


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