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Repubblica azzarda: "Taccone potrebbe essere riammesso in B". Sentenza a giorni?

di Domenico Fabbricini

Con la promozione dell'Avellino in C e la rinascita del calcio irpino con De Cesare, che ha fugato ogni dubbio e gode al momento dell'amore incondizionato del popolo irpino, che tra calcio e basket ha scoperto in lui il nuovo simbolo dello sport avellinese, ormai nessuno o quasi pensa piu' a Walter Taccone e alla "sua" vecchia Us Avellino (denominazione che tra l'altro passerà a breve alla SSD di De Cesare), ancora in attesa di una sentenza da parte del Tar dopo l'esclusione dalla B. L'amo lo lancia oggi l'edizione napoletana de La Repubblica, che in un trafiletto a firma del giornalista irpino Pierluigi Melillo, dopo aver fatto il punto sulla rinascita con De Cesare, parla di una sentenza del Tar attesa per il 10 luglio che potrebbe portare clamorosi scenari, ovvero la riammissione del "vecchio" Avellino in B. Ciò perché le due società hanno matricole e identità diverse, e come dice Repubblica si potrebbe concretizzare lo strano caso di due squadre nel calcio professionistico. Senza contare il caos vigente in B che potrebbe liberare alcune caselle.

Secondo quanto abbiamo poi appreso da ambienti legati alla passata gestione, una risposta del Tar è effettivamente attesa, probabilmente già tra domani e dopodomani, e ovviamente c'è ottimismo sull'esito della sentenza, al punto che Taccone starebbe già pensando a come rimettere in piedi staff e squadra.

Ovviamente in questo momento siamo in una fase di "fantacalcio" e con il "repulisti" operato da De Cesare e la rinascita da zero del calcio avellinese sarebbe opportuno per tutti ricominciare la scalata dall'attuale società, anche perché la scelta sarebbe tra una società lanciata verso la risalita, in cui il popolo si identifica al 100%, ed eventualmente una società ricostruita in fretta e furia che dovrebbe poi conquistare sul campo la permanenza in B. Una situazione surreale cui vale la pena non pensare neanche al momento: non resta cha attendere la sentenza del Tar, che ci sarà comunque, e valutarne poi gli effetti.


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