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Sfoltire, ma non rivoluzionare: tra graditi e cedibili, ecco le prime mosse di Salvini e Rastelli

di redazione TuttoAvellino

Sfoltire la rosa senza rivoluzionarla, evitando di commettere l'errore dell'anno scorso, sono gli obiettivi di Ernesto Salvini, il nuovo uomo mercato dell'Avellino, prossimo all'ufficialità 

In panchina si accomoderà ancora Massimo Rastelli, che ha intanto presentato l'elenco dei graditi e dei cedibili, ora al vaglio di Salvini. I primi a salutare l'Irpinia saranno i fine contratto e i fine prestito Pizzella, Perrone, Di Gaudio, Mocanu, Sottini e Gambale all’Aquila Montevarchi.

Per quanto riguarda i 29 calciatori di proprietà resterà chi è adatto a giocare con il 4-3-3 (e le sue varianti) o con il 3-5-2, i due moduli di riferimento di Rastelli. 

Chi rientrerà dal prestito (Illanes, Zanandrea, Franco, Ceccarelli, Guadagni, Micovschi, Plescia e Murano) difficilmente rimarrà in biancoverde, considerato che lo stesso Rastelli aveva acconsentito alla loro partenza lo scorso mese di gennaio. Tra questi chi potrebbe avere più chance di riconferma è Illanes, più adatto per una difesa a tre, ma adattabile anche a quattro e reduce da una buona mezza stagone al Novara.

Si cercherà una sistemazione ai vari Zanandrea, Plescia, Murano (che gradirebbe restare a Potenza), Franco, Ceccarelli, Micovschi e Guadagni, nonostante quest'ultimo si sia abbondantemente messo in mostra a Recanati.

Riconferma più che in bilico per Marcone, scivolato indietro nelle gerarchie e scavalcato da Pane. Probabile l'arrivo di un portiere titolare, con Pane che tornerà nel ruolo di vice e l'ex Trapani lontano dall'Irpinia assieme ad Aya e Kanoute, due di quelli con gli stipendi più alti. Andranno probabilmente a farsi le ossa Garetto e Maisto, uno tra Ricciardi e Rizzo è di troppo, mentre è tutto da scrivere il futuro di Tounkara, multato da Salvini e a rischio deferimento per l'assenza a un allenamento, e di Trotta, che ha deluso in termini di prestazioni e realizzazioni al suo ritorno in Irpinia


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