Taccone: "Lo staff tecnico sceglie i giocatori, io faccio il presidente"
Ospite della trasmissione “SottoRete” su JusTv il presidente dell’Avellino Walter Taccone ha commentato gli ultimi altalenanti risultati della squadra biancoverde: “Il calcio è fatto così. Abbiamo fatto un campionato straordinario. Abbiamo allestito una squadra competitiva, armata di grande animo. La qualità dei giocatori è valida, vedremo cosa ci dirà il prosieguo del campionato. Saranno otto scontri importanti che potrebbero farci salire in classifica. Nel girone di andata abbiamo fatto grandi partite e ottenuto grandi vittorie, pur soffrendo qualche volta. Nel momento in cui qualcosa ti va storto, come ad esempio a Bari, vieni punito da un unico tiro in porta. Stiamo raccogliendo meno di quello che abbiamo seminato. Faccio una battuta, siamo a -2 in classifica. Ci hanno praticamente scippato una partita”.
Su alcune scelte di mercato, riferite sia alla sessione invernale che a quella estiva: “Io sono il presidente, non seleziono i giocatori e non li metto in campo. Il primo giocatore che abbiamo preso quest’anno è stato Andrea De Vito, una prima scelta sulla fascia. Non l’ho mai visto in campo. La seconda scelta è stata Abero, non lo conoscevo. Appena è arrivato ad Avellino si è infortunato. Non è mio compito metterlo in campo, ho delle persone adatte a questo. Abbiamo preso un grande giocatore che è Togni, un ragazzo dotato di grandi qualità. E’ stato voluto a tutti i costi dal diesse e dall’allenatore. Mio figlio Massimiliano era in viaggio di nozze e mi disse ripetutamente di non firmare questo contratto. Il direttore e l’allenatore, però, ritenevano che Togni avrebbe potuto trasformare la nostra squadra. Questo signore, però, non l’ho mai visto in campo e quando ha giocato non ha reso. Ho la coscienza a posto su tutto. A gennaio dovevamo prendere giocatori che potessero dare il fiato agli altri. Sono stati scelti un giocatore per ruolo. Solo io ho scelto Ladriére ma non l’ho imposto. E’ stato venti giorni in prova e poi l’abbiamo tesserato. Decarli e Ciano sono stati scelti dalla parte tecnica. Quest’ultimo è stato l’unico che ha inciso in maniera positiva. Infine mi è stato chiesto di acquistare Pizza. La società ha fatto un ulteriore sacrificio, il ragazzo ha giocato pochissime volte e, dunque, non ha ancora reso per quello che ci aspettavamo. Se dovessi giudicare il mercato di gennaio per la società è stato soddisfacente, a livello tecnico però i giocatori non hanno ancora inciso. Abbiamo contattato anche altri giocatori. Doveva venire un calciatore dall’Atalanta. Pierpaolo Marino mi disse, però, che se questo giocatore fosse venuto da noi avrebbe dovuto giocare sempre. Non volevo rompere il giocattolo. A quel punto era chiaro che un giocatore tra Castaldo e Galabinov sarebbe stato escluso dall'undici di partenza. Alla fine abbiamo deciso di non acquistarlo e, se proprio devo dirla tutta, questo giocatore non mi sembra che stia facendo sfracelli nella squadra in cui è andato. Nel match che abbiamo giocato a Carpi è entrato negli ultimi dieci minuti. Abbiamo tentato di prendere Zito perché nella parte esterna volevamo prendere un giocatore che desse un certo impulso sulla fascia. Nulla da dire a Millesi, che è un ragazzo splendido che dà semrpe il massimo, ma avevamo bisogno di avere un'alternativa da quella parte. Purtroppo la Ternana non ha voluto cederlo a noi per non potenziare una squadra già forte come l’Avellino. Ho fatto di tutto per prenderlo, non è stata una questione economica”.
Sui costi del campionato: “Tralasciando gli eventuali play off o l’eventuale promozione, siamo sui 7,3 milioni di euro. Dalla Lega ad oggi abbiamo ricevuto 2,9 milioni di euro. Gli stipendi di gennaio e febbraio sono stati pagati con i nostri soldi”.