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Taurino: "Il presidente ha palesato un sogno, ma in questo momento, parlare di primo posto, è utopia. Poi, in B si può salire per altri modi"

di Marco Costanza

Conferenza stampa di mister Taurino alla vigilia di Avellino-Potenza. 
Passaggio fondamentale, la risposta alle parole del presidente, che lunedì aveva detto come l'obiettivo resta quello della Serie B. 
Queste le sue parole: "Allora, solo in un regime si ha un'unica voce e si esprime un unico pensiero. In una democrazia, ci sta che ci siano pareri contrastanti. Detto questo, questa diatriba dialettica tra me e il presidente, non esiste. IL presidente è il primo tifoso dell'Avellino, è un sognatore, fa degli investimenti e ha questo sogno di andare in Serie B. Quest'anno, ho semplicemente detto, che in questo momento è inutile fare proclami, è inutile sbandierare cose ai 4 venti. Bisogna prima lavorare sodo, trovare l'amalgama, dare identità alla squadra, dopo di che, se si potrà sognare, insieme alla piazza, una promozione in B, sarà fantastico. Per ora non siamo grandi, una grande squadra non lo fa il blasone, non lo fa il fatto che ti chiami Avellino, lo fa solo il campo che al momento cosa dice? Che non lo siamo. Capisco il blasone del nome, ma il blasone, in determinati momenti, può essere un grosso peso. Alla fine in campo vanno 11 ragazzi, il presidente ha espresso quello che è il suo sogno da 3 anni. E' normale che oggi parlare di primo posto, di Catanzaro, Crotone, è da stupidi. Poi, si può andare anche con i playoff. L'anno scorso il Palermo non ha mai lottato per il primo posto ma poi, da terzi, sono riusciti a trovare un momento magico ai playoff, e salire meritatamente. Magari riuscissimo ad avere quella condizione anche noi a fine stagione, si può provare a fare una cosa del genere, ma oggi, parlare di primo posto, è sbagliato. Ripeto, per far sì che un sogno, in qualche modo, possa essere raggiunto, bisogna renderlo un po' più reale, altrimenti resta un'utopia".


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