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Tutino: "Mi dispiace per il gol sbagliato, avremmo chiuso la partita. Il loro rigore non esiste, c'era un rosso a Bani sul'1-0 per noi". Sul gol e il momento...

di Marco Costanza

Gennaro Tutino, attaccante dell'Avellino, ha parlato a Contatto Sport, format di Prima Tivvù. 
Queste le sue parole: "Siamo rammaricati per il 2-2 contro il Palermo, perchè è stata una partita giocata benissimo, contro una squadra tra le più attrezzate della categoria. Credo che avremmo meritato la vittoria, io ho avuto una chance per chiudere la partita a inizio secondo tempo, non ci sono riuscito. C'è rammarico e delusione. Ma la prestazione è positiva”.
La chiave della squadra: “Io credo che abbiamo ampi margini di miglioramento, stiamo lavorando forte. Come avete visto, abbiamo anche modo di difendere, andando uomo su uomo. Quello che voglio sottolineare è che siamo una grande famiglia, un grande gruppo, perchè anche chi è entrato e gioca meno, ha dato una grande mano per arrivare a prenderci questo 2-2. Oltre all'aspetto tattico, volevo sottolineare questo”.
Il gol che manca: “Sono convinto che il gol arriverà, la squadra mi supporta, stiamo lavorando. Ripeto, mi dispiace per il gol sbagliato contro il Palermo, mi rifarò”.

Sul rosso non dato a Bani: “Era già ammonito, l'ho saltato netto, se dai fallo è giallo e quindi espulso. Il loro rigore è una roba inesistente. Diciamo che che non perdere questa partita, dopo questi episodi, è tanta roba”.
Sulla condizione: “Mi sento abbastanza bene, più potente nelle gambe anche sugli scatti lunghi, sono quasi vicino alla mia forma migliore”.
Di nuovo il gol sbagliato: “E' un gol da fare, però in uscita, mi sono visto Joronen addosso, che è bello grosso. Ho provato a saltarlo e ho sbagliato. Potevo calciare prima, vero”.

Sui tifosi: “So la gente quanto si aspetta da me. Non sto nell'ansia di fare gol, questo no. Ma l'unica cosa che mi preme è iniziare a fare gol per il club, il mister che mi ha voluto, i tifosi che mi sostengono sempre”.

Sulla curva: “Quando entri in campo e vedi questa Curva è stato bellissimo. Avere questo tifo, uno stadio così caldo, è davvero bellissimo. Giocare in casa, con questi tifosi, deve essere la nostra forza, è lì dove dobbiamo costruire la nostra salvezza”.
Tornare ad Avellino: “Il club mi ha voluto a tutti i costi, le chiamate del presidente, del mister, del direttore Aiello, mi hanno convinto a tornare qui. Giocare in una piazza del genere ti fa sentire calciatore”.


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