Ultimo weekend di immobilismo? A giugno l'Avellino deve necessariamente voltare pagina
Ultimo weekend, si spera, in cui l'Avellino deve osservare le altre giocare e restare inerme, alla finestra, in attesa. Ultimo weekend di stallo, sperando che la prossima settimana, in particolar modo la giornata di venerdì 2 giugno, ci porti delle novità. Ovvero la nomina di Giorgio Perinetti a nuovo direttore generale dell'Avellino, che possa finalmente dare il via alla stagione 2023/24. L'Avellino è infatti sospeso nel limbo da ormai oltre un mese, aveva mosso qualche passo con Salvini, che aveva cominciato a prendere in mano la situazione, occuparsi di stadio, contratti, aveva parlato con calciatori e allenatore, salvo poi mollare tutto per le note discrepanze di idee con la società, che pare non gli abbia lasciato l'ampio margine operativo che gli serviva per attuare tutti questi progetti.
Condizione che forse avrà accettato Perinetti, visto che si sarà sicuramente sentito con il suo amico Salvini, che anzi pare abbia fatto egli stesso il suo nome, e avrà già scambiato qualche chiacchiera al telefono con D'Agostino. Rispetto a Salvini, Perinetti dovrebbe giungere in Irpinia già conscio di quello che lo aspetta e di come poter operare, almeno ci auguriamo che questo serva a non aver sprecato un mese nella più totale immobilità, ma che almeno indirettamente sia servito al prossimo direttore generale, che speriamo sia scelto a inizio giugno per non perdere altro tempo, a non ripartire da zero. Solo dopo la gara di ritorno dei playout contro il Cosenza, infatti, Perinetti potrà salutare il Brescia e accettare la corte dell'Avellino, prima non sarebbe corretto nei confronti della sua attuale squadra, né nello stile di una persona seria e per bene come Perinetti.
Ma attenzione perché l'Avellino non è l'unica squadra a corteggiarlo, ci sarebbe anche la Spal e la notizia che a fine stagione si libererà, perché dovrebbe lasciare Brescia con o senza salvezza, potrebbe aumentare le pretendenti. E' giusto dire, a scanso di equivoci e sulla scorta dell'esperienza Salvini, che Perinetti è attualmente il ds del Brescia, che ha avuto solo dei contatti preliminari con D'Agostino e che scioglierà le riserve dopo l'incontro di persona. Di fatto tutto potrebbe ancora cambiare anche se ci auguriamo fortemente, per il bene dell'Avellino ma anche per la credibilità della dirigenza, che dopo il 2 giugno si possa cominciare a programmare realmente il futuro e non dover ricominciare, per la terza volta, tutto daccapo.
La piazza è già stanca di questo lungo silenzio, di questa immobilità, di un mercato praticamente fermo per la mancanza di un ds (De Vito lascerà ufficialmente il 30 giugno ma è di fatto non operativo da marzo), perdere anche Perinetti sarebbe un harakiri troppo grande da venir digerito. D'Agostino ha sicuramente dimostrato, nelle intenzioni, di crederci e di non arretrare di un millimetro contattando un dirigente dell'esperienza di Perinetti: con il suo ingaggio e una pronta conferenza stampa in cui si parli di tutti i temi, dalla passata stagione ai programmi futuri, si potrebbe finalmente voltare pagina e cominciare in un'altra maniera la prossima stagione. Perché in quest'anno di errori ne sono stati commessi tanti, a tutti i livelli, ma il calcio ti permette sempre di ripartire di poterti riscattare. Purché ci sia chiarezza, le giuste competenze al posto giusto, e non si perda altro tempo.