Vigilia di campionato ad alta tensione: proprietà in silenzio dal 23 luglio, qual è l'obiettivo dell'Avellino?
Non è proprio la vigilia di campionato che ci si aspettava. L'Avellino, a 24 ore dall'inizio della stagione del riscatto dopo il flop dello scorso anno, è piombato nuovamente in un clima di contestazione.
Nel mirino della Curva Sud, il presidente D'Agostino e il ds De Vito, destinatari di uno striscione affisso ieri nei pressi del Partenio-Lombardi: lo zoccolo duro del tifo biancoverde è rimasto insoddisfatto - per usare un eufemismo - del mercato condotto dalla dirigenza irpina, che non ha riservato grossi colpi e si è concluso col ritorno di Trotta, svincolato dal 1° luglio.
Un colpo di coda che non è servito a ingraziarsi gli ultras della Sud che, durante il pre-campionato, non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla squadra e all'allenatore, pur prendendo di mira alcuni degli esuberi (Aloi, Maniero e Scognamiglio) e ricordando a D'Agostino di mantenere le promesse comunicate durante la Festa del Lupo.
Il 23 luglio, il patron microfono in mano, ammirando la Curva Sud gremita di tifosi (circa 4.000 presenti), disse: "La prossima stagione sarà diversa, questa gente merita di più". Evidentemente, come si evince dallo striscione esposto ieri, "le promesse sono state disattese", anche se sarà il campo a stabilire se l'operato in sede di mercato sia stato buono o meno.
Quello che fa riflettere è che, dal 23 luglio la proprietà ha smesso di parlare: D'Agostino è impegnato con le elezioni politiche, non una parola sulle operazioni di mercato, tanto meno sugli obiettivi prefissati: che campionato farà l'Avellino?
L'obiettivo è battagliare contro le corazzate del girone per ambire alla promozione in B, oppure ci si accontenterà di un campionato di transizione, sempre da alta classifica, ma senza l'ansia di dover per forza vincere, puntando alla valorizzazione dei giovani (vedi Moretti, Ricciardi, Russo, Guadagni, Micovschi), contenendo i costi dopo gli sperperi degli anni passati e avviando finalmente un vero ciclo senza rivoluzionare ogni anno l'intera rosa? Chissà, a saperlo...