Avanti adagio, l'Avellino spreca un'altra occasione: la ricerca di una punta si fa sempre più urgente
Avanti piano. L'Avellino mantiene la striscia di imbattibilità, sono 8 i risultati utili consecutivi conquistati ora da Rastelli, ma lo 0-0 conquistato contro il Monopoli sa più di sconfitta che di punto guadagnato. Per tutta una serie di motivi: perché si è persa l'occasione di accorciare sul quarto posto, occupato ora dall'Audace Cerignola data la sconfitta interna della Juve Stabia, distante ancora cinque punti; perché si giocava in casa e bisognava riscattare lo 0-0 di sette giorni fa; perché l'Avellino ha anche avuto le occasioni di passare in vantaggio, ma non è riuscito a sfruttarle. Un secondo pareggio di fila che sottolinea ancor più la mancanza di una punta. E che forse, dopo questa ennesima occasione persa, porterà a un'accelerata delle trattative per portare in Irpinia al più presto un attaccante esperto.
Marconi resta un obiettivo ma crescono anche le quotazioni di Dionisi: proprio oggi in conferenza stampa l'attaccante ha confermato, a precisa domanda sull'Avellino, di avere delle offerte ma di voler prima aspettare l'eventuale rinnovo da parte dell'Ascoli, altrimenti si guarderà intorno. Conferma che l'Avellino si sta muovendo, anche su più fronti, ma come diciamo sempre il mercato si fa in due, e a volte gli incastri sono più complicati di quel che si possa pensare. Vedi appunto Dionisi, che sta valutando l'offerta biancoverde ma attende prima l'offerta di rinnovo dell'Ascoli; o Marconi, frenato dal Sudtirol che non ha ancora individuato un sostituto, e tante altre trattative che magari non sono venute alla luce. I nomi ci sono, l'Avellino sa da dicembre a quali porte andare a bussare, solo che non è facile far coincidere tutte le componenti: l'offerta giusta, la volontà della società di cedere e quella del giocatore di trasferirsi.
Tornando alla partita, l'Avellino ha giocato col piglio giusto, nel primo tempo ha sfiorato il gol col tiro a giro di Casarini e col colpo di testa di Auriletto; nella ripresa ha colpito due legni intorno al 60' nel giro di pochi secondi, prima con la punizione di Russo e poi col susseguente colpo di testa di Gambale deviato sulla traversa da Vettorel. E' stato il miglior momento dell'Avellino che poi ha ancora una volta accusato la stanchezza nel finale, come ad Agropoli, portando più volte Rolando vicino al gol, graziato dalla sua imprecisione (come nel primo tempo) e anche Starita a tu per tu con Marcone. Partita caratterizzata da un arbitraggio molto permissivo, da una parte e dall'altra, che su talune occasioni ha lasciato correre, ma anche da diversi errori dell'una e dell'altra difesa: nel primo tempo un errore di Rizzo per poco non innescava il gol ospite, nel secondo tempo un errato passaggio di Trotta per poco non portava al contropiede avversario. L'imprecisione degli attaccanti, da una parte e dall'altra, ha fatto sì che il risultato non si sbloccasse anche di fronte a buone occasioni da gol.
Neanche cambiare completamente il tridente ha portato nuova linfa in avanti, e forse andava cambiato anche Maisto, stanchissimo e impreciso nel finale. Proprio la stanchezza del centrocampo nella seconda parte di ripresa ha portato anche a poche costruzioni per gli attaccanti, ma la coperta è corta, se è dovuto entrare anche Garetto prossimo al trasferimento alla Gelbison.
Si resta quindi nel gruppone a cavallo dei playoff, ci auguriamo che la settimana si apra con l'importante innesto di Gori a centrocampo, in attesa del recupero anche di Dall'Oglio, e della chiusura della punta che oramai serve come il pane.