.

Avellino, altro passo indietro dal punto di vista del temperamento: i bonus d'ora in avanti sono tutti esauriti

di Domenico Fabbricini

Che a Taranto fosse una partita difficile lo si sapeva: la formazione di Capuano era reduce da ben 11 risultati utili consecutivi in casa, 8 vittorie e 3 pareggi, e non perdeva dalla sconfitta 1-0 contro la Casertana del 27 novembre 2023. Si affrontava quindi una delle squadre più in forma del campionato, che sul campo aveva conquistato 63 punti (59 reali con la penalizzazione), tre in meno dell'Avellino (raggiunto poi come rendimento dopo questa partita) in una gara della stessa importanza di quella col Benevento di sei giorni fa. Era fondamentale vincere, o almeno far risultato, per chiudere il prima possibile il discorso secondo posto anche alla luce del calendario più facile del Benevento. Eppure l'Avellino, col senno di poi, ha dato l'impressione di non aver affrontato questa partita con lo stesso piglio delle ultime tre, quasi paga dell'aver raggiunto (temporaneamente) il secondo posto e aver battuto il Benevento. Ma il compito non è affatto concluso e non lo sarà fino all'ultima giornata, ecco perché questa sconfitta di Taranto suona un po' come un nuovo rallentamento dopo che sembrava che la squadra avesse finalmente intrapreso il cammino giusto nel momento decisivo del campionato: 'meglio tardi che mai' titolavamo appena due settimane fa.

Certo la partita è stata dura, accesa, combattuta, come era nelle previsioni in un match così equilibrato, con poche occasioni da ambo le parti. L'ha decisa, come spesso capita in questi casi, un episodio, il lampo di Simeri nella ripresa. Ma il Taranto nel complesso si è fatto preferire per volume di gioco e pericolosità, un leggero passo indietro per occasioni create invece da parte dell'Avellino, apparso più svagato rispetto alle ultime uscite, pensando forse di avere il secondo posto già in tasca. E che dovrà invece svegliarsi all'ultima giornata contro il Crotone per non farsi soffiare la piazza dal Benevento proprio al fotofinish.

Più che altro dispiace anche il modo in cui è stata affrontata questa partita: se nelle ultime uscite la squadra aveva dato l'impressione, come dicevamo, di aver finalmente acquisito una mentalità da playoff, un atteggiamento guerriero da dentro o fuori che sarà necessario per arrivare fino in fondo negli spareggi, stasera si è rivista nuovamente quella squadra incostante che tante volte in questa stagione si è fermata sul più bello. E' questo a colpire maggiormente, più che la sconfitta in sé che poteva anche starci su un campo difficile e in una partita aperta a qualunque risultato: l'atteggiamento poco deciso di andare a prendersi questi tre punti.

Tutto rinviato quindi, niente passerella all'ultima giornata: contro il Crotone, altra gara di cartellino (che infatti sarà trasmesso anche su Rai Sport) sarà partita vera che l'Avellino dovrà vincere se vorrà chiudere la regular season al secondo posto senza neanche guardare al risultato di Benevento; qualunque altro risultato potrebbe costringere la truppa biancoverde a partire prima nella griglia spareggi, considerato anche che i sanniti saranno impegnati a Catania. Un finale di stagione thrilling da vivere tutto d'un fiato. E, si spera, con un atteggiamento diverso per arrivare poi ai playoff con lo slancio e il temporamento giusti per un minitorneo in cui sarà fondamentale non sbagliare nulla. Da oggi in avanti, infatti, i bonus sono tutti esauriti.


Altre notizie