.

Errori, gol e capovolgimenti di fronte: un Avellino meno lucido rallenta ma ritrova Redan

di Domenico Fabbricini

Quarta partita di fila senza vittoria: dopo la scorpacciata di gol e di vittorie dall'avvento di Biancolino, l'Avellino sta ora attraversando un periodo di flessione che ne rallenta inevitabilmente la rincorsa in campionato. il Benevento, dopo aver acciuffato il pari contro i lupi domenica scorsa trasformando un potenziale +3 in un +6, vince 2-0 a Taranto e si porta a +8 sull'Avellino, provando una prima fuga (in attesa dell'Audace Cerignola in campo domenica). E' stata una partita tosta, difficile, come ci si aspettava, forse non spettacolare dal punto di vista del gioco ma ricca di episodi: il rigore sbagliato da Patierno, il vantaggio del Catania, il pari di Redan a inizio ripresa e il nuovo vantaggio etneo, fino al nuovo gol di Redan che ha salvato i lupi dal tracollo. In mezzo due espulsi dalla panchina, qualche accenno di rissa, tre traverse (due catenesi, una avellinese) e un gol della potenziale vittoria sbagliato al 94' da Liotti. Non si può dire che ci si sia annoiati questo pomeriggio al Partenio, e lo testimonia anche l'abbraccio virtuale della Curva a fine partita che ha sostenuto la squadra in un momento difficile.

Difficile perché, come si diceva, l'Avellino non vince da 4 turni: dopo la sconfitta interna con il Taranto sono arrivati tre pari consecutivi: Potenza, Benevento e Catania. Ultimi due risultati che ci possono anche stare per la forza dell'avversario, ma si può recriminare per il gol preso quasi allo scadere domenica scorsa e le suddette occasioni non sfruttate nella gara odierna. Capita nel calcio, a pesare maggiormente sulla classifica in questo momento, oltre alla già nota partenza ad handicap, sono sicuramente più la sconfitta interna col Taranto e il pari di Potenza. Ma quantomeno la squadra è viva, ha lottato, ci ha provato fino alla fine pur apparendo un po' più appannata, a tratti anche affaticata, non brillante come qualche settimana fa. Ma evidentemente lo sforzo della rincorsa comincia a farsi sentire.

Tra le note liete di questo risultato, oltre un pari che evita di essere scavalcati proprio dal Catania e mantiene l'Avellino agganciato alle prime posizioni, pur in una classifica cortissima, sicuramente la doppietta di Redan. Un calciatore che era uscito dai radar, del quale si continuava a chiedere lumi a Biancolino e sul quale si erano fatte anche le congetture più fantasiose. Il ragazzo ha probabilmente avuto qualche problema di ambientamento iniziale, condito con qualche prestazione non esaltante che lo hanno fatto scivolare indietro nelle gerarchie. L'assenza per influenza di qualche settimana fa ha alimentato le voci, spazzate via dalla convincente prestazione contro il Catania, che finalmente lo riabilitano a calciatore utile anch'egli alla causa biancoverde, per la gioia di Biancolino che ora sa di avere una freccia in più al suo arco, anche per far rifiatare qualcuno che sta tirando la carretta dall'inizio, con l'evidente stanchezza di cui si parlava.

E a proposito di stanchezza, mercoledì si torna di nuovo in campo per la Coppa Italia di C: si va a Giugliano, una competizione probabilmente non sentitissima come il campionato ma comunque da onorare, anche in ottica playoff. Sarà sicuramente l'occasione per Biancolino di provare qualche elemento utilizzato meno finora, sperimentare qualcosa di diverso, scoprire magari di poter attingere maggiormente dalla lunga rosa come è successo oggi con Redan, ma anche con Campanile che ha esordito benissimo nel secondo tempo, o concedere maggiore spazio a Mutanda fresco di firma da professionista. E non solo.

E poi sarà di nuovo campionato: dopo questo tour de force l'Avellino avrà Monopoli (in trasferta), Sorrento (in casa) e Altamura (di nuovo fuori) per cercare di chiudere al meglio il girone di andata e cercare di rosicchiare più punti possibile al Benevento. Per tentare poi, nel girone di ritorno, nuovamente l'assalto alla prima posizione.


Altre notizie