Inizia l'era Salvini, con lui dovrà partire un necessario percorso di ricostruzione
E' cominciato ieri ufficialmente il nuovo corso in casa biancoverde con l'arrivo di Ernesto Salvini in città: incontro con la famiglia D'Agostino al mattino, visita al Partenio con annesse presentazioni a Rastelli e squadra al pomeriggio, da oggi il nuovo direttore generale sarà pienamente operativo per costruire la prossima stagione. Intanto si aspettano ancora i comunicati stampa ufficiali che confermino il divorzio da De Vito e l'ingaggio di Salvini (si parla di biennale con opzione per il terzo), ma intanto il manager dovrà sciogliere i primi dubbi. Dissipato il primo, più importante, relativo all'allenatore: la società ieri si è confrontata velocemente sulla questione spiegando che per motivi contrattuali, la scelta migliore sembra quella di proseguire con il tecnico di Pompei dandogli un'altra chance, stavolta partendo dall'inizio, dal ritiro estivo.
Questo inevitabilmente porterà a una parziale ricostruzione della rosa, perché se è indubbio che da una base si dovrà ripartire, per non ripetere l'errore della scorsa estate, quando una buona rosa fu smantellata e ricostruita con esiti disastrosi, dall'altra parte se frattura c'è stata tra il tecnico e alcuni calciatori, con la conferma del tecnico tali calciatori dovranno fare le valigie. O ricomporre il proprio rapporto con l'allenatore e non partire col piede sbagliato nella prossima stagione. E non parliamo solo dei calciatori che nelle ultime giornate hanno reso al di sotto delle aspettative inanellando una figuraccia dopo l'altra, ma anche di quegli elementi mandati via in prestito proprio da Rastelli e che ora torneranno alla base.
Ci sarà da fare un gran lavoro di ricostruzione: del rapporto tra il tecnico e la squadra, perché si crei un'unione fondamentale per partire bene nel nuovo campionato, e tra il tecnico e l'ambiente, perché gli ultimi risultati, le prestazioni della squadra, e anche alcune dichiarazioni un po' presuntuose, non sono piaciute ai tifosi. Che ora chiaramente partiranno con mille pregiudizi nel nuovo campionato, col il nervo scoperto, pronti a esplodere alla prima difficoltà. Una grande responsabilità che si sono assunti dirigenza e allenatore, consapevoli che ora non si potrà più sbagliare. Perché si viene da un campionato deludente e che non si vorrà ripetere nella prossima stagione. Se ripartenza da Rastelli sarà, se la società crede nelle sue potenzialità, oltre al vincolo contrattuale che pesa fino a un certo punto, servono ora soltanto le prestazioni della squadra per far ricredere una piazza delusa e amareggiata. Che sperava in una svolta che finora non c'è stata e che potrà arrivare solo dal mercato. O da un cambio di atteggiamento.