Perinetti e Rastelli: le tre possibili strade
Tra le attività di cui dovrà occuparsi Perinetti, se sarà lui il nuovo direttore generale dell'Avellino (di questi tempi meglio andare con i piedi di piombo fino al nero su bianco), c'è sicuramente la situazione Rastelli. Ieri ci siamo occupati della questione legata all'allenatore, non così blindato visto che con Perinetti si ripartirà daccapo in un certo senso. Che decisione prenderà l'attuale dirigente del Brescia una volta in Irpinia? Davanti a lui ha tre diverse scelte.
La prima, accettare la situazione così com'è, come D'Agostino l'ha presentata a Salvini, ripartendo da Rastelli e dal suo oneroso e blindato contratto, sperando che iniziando una stagione insieme dall'inizio e conducendo un mercato a lui gradito si ottengano risultati diversi in campo, dando al tecnico di Pompei un'altra chance.
La seconda, trattare con Rastelli per eliminare quantomeno la clausola vessatoria di rinnovo fino al 2025 in caso di esonero. SI può provare a parlare con Rastelli affidandogli la panchina anche per il prossimo anno, a patto che anch'egli faccia un passo verso la società eliminando la suddetta clausola, promettendogli piuttosto il rinnovo in caso di risultati positivi (e puntando quindi sulla voglia di rivalsa del tecnico che si sente in grado di poter fare meglio) e qui ci vorrà tutta l'arte diplomatico di Perinetti per riuscire nell'impresa.
La terza strada è quella della rottura: Perinetti potrebbe decidere di non proseguire con Rastelli, perché necessario ripartire da un nuovo progetto tecnico e rivalutare alcuni calciatori bocciati da Rastelli a gennaio, o altri che hanno dato il sentore di aver abbandonato il tecnico nella parte finale del campionato. A quel punto si dovrà trovare un giusto compromesso per evitare di pagare lo stipendio al tecnico fino a giugno 2025 (sempre che non trovi panchina prima), magari con una ricca buonuscita che sicuramente inciderà sul mercato calciatori. Ma che si potrebbe recuperare conducendo un mercato più oculato che valorizzi maggiormente i calciatori già in rosa.
Insomma la bilancia economica potrebbe pendere dal lato di Rastelli o della squadra a seconda delle scelte: a Perinetti l'arduo compito.