Prova di forza, solidità e caparbietà: anche a Trapani l'Avellino è uno schiacciasassi
L'Avellino non si ferma più, e anche a Trapani dà luogo a una grande prova di forza contro una squadra che doveva "vincere a ogni costo, perché siamo più forti" come aveva dichiarato il presidente Antonini ieri, centrando la sesta vittoria consecutiva. Prova di forza che stavolta non si concretizza in un dominio del gioco e del risultato, come era stato nelle ultime partite, ma in una partita di solidità, sofferenza, e anche furbizia. Una squadra matura, concreta, che ha saputo soffrire quando c'era da soffrire, è passata indenne dalla sfuriata del Trapani del primo tempo, ha rischiato quando Celiento ha trovato la rete, annullata per fuorigioco, ha sfiorato il gol con Russo e infine lo ha trovato, un po' a sorpresa, con Gori da calcio d'angolo. Nella ripresa il Trapani ha attaccato a testa bassa per cercare il gol ma a segnare è stato ancora l'Avellino: bravo e furbo Patierno a difendere palla in area e cercare il contatto con Seculin, inducendo l'arbitro a concedere il penalty, che egli stessi ha trasformato in gol portandosi a quota 8 centri. A questo punto il Trapani ha cercato di gettare il cuore oltre l'ostacolo, ha attaccato con tutti gli effettivi costringendo Biancolino a togliere un attaccante, Gori, per inserire un centrocampista, Rocca. La mossa ha portato i suoi frutti perché l'Avellino non si è disunito, ha disinnescato ogni tentativo siciliano, ha difeso la porta, ha concesso il gol solo all'88' quando Lescano è stato bravo a girarsi in area e a trovare l'angolino, superando nuovamente Patierno in classifica marcatori.
Ma quello che più conta è che a vincere, sul rettangolo verde, è stato l'Avellino. Una vittoria pesantissima, preziosissima, che probabilmente sancisce la definitiva consacrazione dei biancoverdi a squadra più in forma del campionato, e che tolto lo sciagurato periodo dell'era Pazienza, si sta comportando da vera schiacciasassi. Con questa vittoria l'Avellino si porta infatti momentaneamente al secondo posto, in attesa delle partite di domani di Benevento (a Crotone) e Audace Cerignola (atteso dal derby di Foggia). Avellino che non ha risentito neanche dell'assenza del suo uomo più in forma, D'Ausilio, sostituito egregiamente da Russo in posizione di trequartista, né del portiere titolare, Iannarilli, con Marson che ha sempre fatto buona guardia. Prima sconfitta stagionale per Aronica, seconda per il Trapani che aveva perso, sempre in casa, solo alla seconda giornata quest'anno. Avellino torna a vincere a Trapani dopo oltre 50 anni, e anche questo è un piccolo record e una soddisfazione per Biancolino e i suoi ragazzi che stanno compiendo un cammino incredibile. La speranza di tutti, ovviamente, è che questo magic moment continui il più a lungo possibile.
Domenica intanto al Partenio arriva il Taranto, per continuare a sognare.