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Si sbloccano gli attaccanti, si sblocca l'Avellino: comincia un altro campionato?

di Domenico Fabbricini
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L’Avellino che tutti avrebbero voluto vedere, in 45 minuti. In un solo tempo, il secondo, l’Avellino fa quello per cui era stato costruito: domina l’avversario, segna quattro reti in rapida successione, non subisce mai l’avversario. Sono state necessarie cinque giornate e un cambio di allenatore per cominciare a veder girare questa squadra, ma non si tratta soltanto di questo. Lo avevamo detto anche mercoledì scorso dopo la vittoria sul Sorrento: una squadra nuova, con tanti calciatori nuovi, ha bisogno di tempo per amalgamarsi, perché il gruppo si conosca e perché l’allenatore capisca cosa può dare ognuno. E non a caso col passare del tempo si sta assistendo a un Avellino in crescendo.

Non sapremo mai se anche con Rastelli questa squadra si sarebbe sbloccata solo col passare del tempo ma un dato è incontrovertibile: con Pazienza ha trovato la svolta. Tre partite del nuovo tecnico, un pareggio e due vittorie (consecutive), nessuna rete subita. E’ innegabile che dopo il cambio di rotta la squadra abbia cominciato ad esprimersi diversamente, e se contro il Foggia Pazienza aveva avuto solo pochi giorni per lavorare, era riuscito comunque a portare a casa il primo punto; a Sorrento la squadra non ha ancora convinto sotto il profilo del gioco, ma ha conquistato la prima vittoria; contro il Monopoli l’Avellino ha giocato un primo tempo aggressivo, ma in cui sembrava di rivedere i soliti fantasmi delle prime giornate: attacco spuntato, gioco imbrigliato dagli avversari, poche occasioni. E’ bastato un gol di Sgarbi nel secondo tempo a sbloccare l’Avellino, e forse l’intera stagione.

Dopo il primo gol dell’attaccante in questo campionato l’Avellino si è come liberato, travolgendo come un fiume in piena il Monopoli. Patierno, che finora sbagliava anche i gol più elementari, ha spedito all’angolino un perfetto assist di Sgarbi; Armellino di testa ha svettato più in alto di tutti da angolo facendo il tris, e ancora Patierno ha deviato in porta un pallone vagante dopo una carambola in area. Tutto in quindici minuti. E neanche dopo l’Avellino ha dato l’impressione di volersi fermare. D’altro canto era forse inevitabile che una squadra così forte sulla carta che non riusciva a girare come voleva prima o poi sarebbe venuta fuori, e finalmente si è visto tutto il potenziale di cui è capace.

Anche il pubblico, che ancora una volta ha affollato le tribune del Partenio con fiducia, torna finalmente a casa soddisfatto. La speranza è che ora da qui parta davvero un altro campionato, con l’Avellino che stazioni in zone di classifica che maggiormente le competono: già le due vittorie consecutive hanno portato la squadra in piena zona playoff, a tre punti dalla coppia di testa Juve Stabia-Turris che però giocano domani. Intanto c’è la consapevolezza di aver imboccato la strada giusta, non resta che perseguirla senza altre battute d’arresto.


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