Un rallentamento forse fisiologico ma il vero passo falso è stato solo domenica scorsa. Ora sotto col match-verità
Ci aveva abituato forse troppo bene Biancolino, con le sei vittorie di fila, i gol segnati a grappoli e solo due subiti dal suo insediamento fino alla partita col Taranto di domenica scorsa, ma di certo non sarebbe potuta andare sempre così bene. I rallentamenti, le insidie, lo abbiamo già detto, ci sarebbero stati ed è quindi anche fisiologico, dopo una rincorsa del genere, accusare un attimo la stanchezza e rallentare un attimo. E' anche vero che essendo partiti ad handicap sotto la gestione Pazienza il margine di errore si è ridotto notevolmente, ma a ben guardare l'unico vero scivolone finora è stata la sconfitta interna con il Taranto. Lo zero a zero di oggi a Potenza, in un ipotetico cammino in campionato, ci poteva anche stare. Anche perché si andava ad affrontare una squadra in salute, che veniva da sette risultati utili consecutivi, che ha perso solo due volte in campionato. E per quanto visto in campo al 'Viviani' è un risultato che ci può anche stare.
I padroni di casa nel primo tempo hanno palleggiato bene, hanno avuto un maggior possesso palla, anche se l'Avellino è andato vicino al gol con Patierno di testa. Nella ripresa sempre Patierno ha spaventato due volte i lucani, ma anche i padroni di casa hanno avuto le proprie chance. Partita bloccata e con poche occasioni da rete, due squadre che si sono equivalse e in fondo il risultato ci può anche stare. Biancolino ha stupito un po' tutti in avvio mandando in campo Cionek da titolare (che ha fatto anche bene) al posto di Rigione, e preferendo il doppio trequartista, Sounas insieme a Russo, alle spalle di Patierno, per avere un centrocampo più coperto con De Cristofaro e i ritorni dal primo minuto di Toscano e Rocca. L'obiettivo di bloccare il gioco del Potenza a tratti è anche riuscito, ma di contro ci si è affidati al solo Patierno davanti, che pure ha avuto tre occasioni importanti da gol, se si esclude un tiro a giro di Russo debole nel finale di primo tempo.
Nei minuti finali Biancolino ha osato qualcosa in più inserendo Vano per Russo e giocando con due punte vere e per proprio il neo entrato di testa non siglava il gol vittoria. Peccato non aver approfittato della caduta del Benevento ma intanto si è riguadagnato nuovamente un punto sui sanniti proprio alla vigilia dell'atteso derby. A -6 dai giallorossi primi in classifica, domenica prossima l'Avellino ha la possibilità di giocarsi una buona opportunità di riaprire i giochi per il primo posto nel vero big match della stagione, dimostrando anche a sé stesso di che pasta è fatto e cosa può dire in questa stagione. Una sfida verità che, soprattutto in questo momento di rallentamento, può dire tanto sul potenziale di questa squadra e dire anche se gli ultimi due risultati sono frutto del caso e se la marcia verso il primo posto si può riprendere di slancio, con l'entusiasmo che una vittoria a Benevento darebbe non solo alla squadra, ma a tutto l'ambiente. E' il momento di dare il massimo e dimostrare che il vero Avellino, quello ammirato fino a due settimane fa, non è inferiore a nessuno.