Carannante: "Qualcuno non sta dimostrando il suo valore, ma l'Avellino ha troppe assenze. Cecere? Grande uomo e amico"
Roberto Carannante, ex difensore dell'Avellino, è stato ospite di Zona Verde su SportChannel: "Mi associo al dolore per la perdita di Cecere, non abbiamo mai giocato in squadra assieme, ma eravamo amici. Mi stringo alla famiglia di Mimmo, lui era una grandissima persona e un bravissimo calciatore. Tornando all'attualità, alla partita di domenica, le due squadre hanno provato a portarsi un punto a casa.
Poi è andata, come è andata. Qualche calciatore non sta facendo vedere il suo valore, ma è anche vero che l'Avellino sia sfortunato, troppi infortunati, troppi giocatori assenti e Rastelli è costretto a cambiare, non tanto il modulo, ma l'interpretazione di gioco. Agli allenatori bisogna dare continuità, se c'è stima nei suoi confronti dovrà essere confermato. Massimo ha diversi assenti e sta allenando qualche calciatore che, a inizio stagione, non avrebbe scelto per caratteristiche e modulo".
Poi un salto al passato: "Quella del '95 era una squadra molto forte, ci sentivamo parte della città, della nostra tifoseria. Mi ricordo la finale col Gualdo, c'era tantissima gente a Pescara".