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Caso tamponi: prosciolti Walter e Massimiliano Taccone dalle accuse di falso, truffa ed epidemia colposa

di redazione TuttoAvellino

L'ex presidente dell'U.S. Avellino, Walter Taccone e suo figlio Massimiliano, ex direttore generale del club biancoverde, sono stati prosciolti dalle accuse di falso, truffa in pubbliche forniture ed epidemia colposa (le stesse accuse sono cadute a carico della direttrice del centro di laboratorio di analisi, Francesca Capozzi).  

Le contestazioni mosse dalla procura si riferiscono ai tamponi effettuati dalla Futura Diagnostica per la Lazio nel 2020. All’epoca furono posti sotto sequestro 95 tamponi della Lazio testati il 6 novembre e sequestrati documenti del club capitolino, sempre presso la Futura Diagnostica, oltre a tutti i carteggi con le email spedite all’ Asl romana di riferimento.

Secondo l’accusa, ci sarebbero state delle anomalie in particolare nel processo dei tamponi dei calciatori Immobile, Luis Alberto e Lazzari, che gli avvocati difesori Luigi Petrillo, Innocenzio Massaro e Costantino Sabatino hanno dimostrato essere del tutto infondate, inducendo il giudice Rotondi ad emettere la sentenza di proscioglimento “perchè il fatto non sussiste”.


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