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Danilevicius: "Juve Stabia-Avellino, gara spettacolare"

di Redazione Web

Tra gli spettatori del derby di giovedì al Menti vi sarà un doppio ex dal cuore diviso equalmente tra le Vespe e i Lupi: Tomas Danilevicius. «Non potrei mai perdermi questo derby - dichiara lo "Zar" sulle colonne de "Il Mattino" - Lo guarderò con molta curiosità. Sarà impossibile per me preferire l'una o l'altra squadra, sono legatissimo ad entrambe le città e ancora oggi ho rapporti eccezionali con amici che giovedì scenderanno in campo per darsi battaglia. Peccato che la Juve Stabia si ritrovi a giocare questa sfida solo per l'orgoglio, avrei preferito di gran lunga assistere ad un confronto di alta classifica. A Castellammare ho vissuto un anno e mezzo straordinario, riuscivamo a combinare risultati e spettacolo portando numerossimi tifosi al Menti. Ad Avellino ho, invece, tagliato il mio record di gol realizzandone 17 nell'annata 2005/06. Il grande rammarico fu perdere i play out contro l'AlbinoLeffe, pagammo a caro prezzo il dover giocare la gara di andata sul neutro di Perugia per la squalifica del Partenio inflittaci per uno schiaffo ricevuto dal portiere del Vicenza Sterchele in occasione della nostra vittoria casalinga per 2-1. La vera causa della nostra retrocessione fu però il girone di andata chiuso con meno di 20 punti all'attivo». Tra guardo che la Juve Stabia non è riuscito a tagliare neanche dopo 34 partite: «La serie B è un campionato particolare, il vero segreto di una squadra vincente è lo spogliatoio. I curriculum contano poco se manca la volontà di correre a supportare un compagno in difficoltà, probabilmente la rivoluzione varata in estate ha fatto sì che il gruppo si cementasse quando era ormai troppo tardi. Poi è chiaro che l'avvio di campionato contrassegnato da errori arbitrali e tanta sfortuna non abbia contribuito a tener alto il morale quando risultava ancora possibile tentare la scalata verso le zone nobili della classifica. Non credo che sotto il profilo psicologico possano aver influito gli addii di Giglio e Di Somma: in campo vanno i calciatori, non i dirigenti». Sul derby: «Sarà una gara spettacolare sia in campo che sugli spalti. In queste circostanze la classifica si annulla. E soprattutto non esistono favoriti».


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