Lo Schiavo: "Cecere calciatore e uomo formidabile. In spogliatoio si faceva sentire"
Si moltiplicano ovviamente in queste ore i ricordi di Mimmo Cecere da parte di chi lo ha conosciuto bene, chi ci ha lavorato, giocato e gioito insieme. Tra questi anche Antonio Lo Schiavo, dirigente dell'Avellino a quei tempi, che a Ottopagine ha raccontato: "L'operazione per portarlo ad Avellino nacque grazie all'amicizia con Gigi Pavarese che era ds del Messina, eravamo partiti con Ficcadenti poi ci furono delle divergenze con il presidente Casillo e nel cambio tecnico dovemmo rivoluzionare anche la squadra. Gigi Pavarese ci aveva consigliato alcuni calciatori del Messina che avevano fatto bene e ci aiutò economicamente facendoci prendere tre ottimi calciatori a una cifra conveniente. Iniziò questo percorso anche con Mimmo Cecere che ci aiutò a vincere il campionato a Crotone e le altre due storiche promozioni contro Napoli e Foggia. Un professionista esemplare, ha sempre dato una grossa mano nello spogliatoio, ci metteva sempre la faccia, la notizia di ieri ha sconvolto tutti.
Ogni tanto mi chiamava per sapere se ero rientrato nel calcio perchè aveva cominciato a fare da procuratore, e voleva propormi dei prospetti. Si faceva sentire nello spogliatoio, ha avuto anche dei contrasto rudi ma sempre tutto nell'interesse della squadra. Era un esempio positivo per i più giovani. Si era anche creato un gruppo formidabile, c'erano anche Biancolino, Molino, Moretti, Riccio, Criaco, Ametrano... Abbiamo una chat comune da ex Avellino e tutti sono rimasti sconvolti, molti ancora intrattenevano rapporti con lui, quando arrivano queste notizie nessuno se lo aspetta".