Modica: “Zeman è il Vangelo del calcio offensivo. Gautieri farà bene. L’Avellino se la gioca per la B”
Giacomo Modica, ex collaboratore di Zeman, per tanti anni, anche all'Avellino, ha parlato in vista di Foggia-Avellino e del finale di campionato.
Queste le sue parole a Radio Punto Nuovo: "Sarà un finale molto bello, intrigante, con poche squadre che hanno ottenuto già i loro obiettivi, quindi sarà un'ultima giornata tutta da seguire". Su Foggia-Avellino: "Sarà una bella partita, con due allenatori che prediligono un calcio offensivo. Uno lo conosciamo tutti, Zeman è stato un "Vangelo" dal calcio offensivo, un "Santone". Uno che insieme a Sacchi ha cambiato il modo di fare calcio in Italia. Carmine Gauttieri è stato un allievo di Zeman, lo conosce bene, ha avuto un buon inizio di carriera, poi ha raccolto meno di quanto meritasse e gli auguro che ad Avellino possa raccogliere quanto merita e togliersi tante soddisfazioni".
Su Zeman: "I concetti, i metodi, sono sempre quelli, che si esaltano di più quando la qualità a disposizione è alta. Sono cambiati magari i tempi, il calcio, ma i metodi di Zeman sono sempre quelli. Zeman sta plasmando questo Foggia, è una cosa naturale che i frutti non possono vedersi al primo anno, ma credo che sta ponendo le basi per un progetto vincente in futuro".
Sui concetti tattici: "Carmine Gautieri è stato un grande amante del calcio di Zeman, hanno un grande rapporto, si stimano. Nel suo percorso da allenatore ha cambiato qualcosa, anche in base alle qualità umane che ha a disposizione. Magari ora ad Avellino, si sta adeguando alle qualità che ha trovato da chi lo ha preceduto. L'altro è Zeman, ha lo stampino del 4-3-3, non gli interessa nulla. Zeman è il 4-3-3, è un marchio di fabbrica, è un maestro, un mito. Bisogna stare dentro, lavorare con lui, per capire i suoi crismi. Il calcio è bello tutto, basta avere idee".
Sui playoff: "Sarà un bel vedere, ci sono tante società gloriose, con nomi e blasone importanti. Non contano però tanto i nomi di queste squadre, ma conterà come ci si arriverà, nella condizione psico-fisica. Bisogna arrivare bene, con leggerezza, giocare senza pressioni. L'Avellino? Ha tate chance, ha un ottimo allenatore, ha giocatori di livello e può giocarsela con Padova e Reggiana per andare in B. Il problema, come ho detto, è mettere in condizione i giocatori ad arrivare bene ai playoff. Perché può essere che arriva una squadra meno blasonata, in forma, e può fare il colpaccio. Un po' come il Villarreal in Champions League".