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Moretti: "L'Avellino, vista la figuraccia dell'anno scorso, doveva essere la squadra più pronta del girone. E su Rastelli..."

di Marco Costanza

Vincenzo Moretti, ex terzino dell'Avellino, è stato ospite di Sportchannel della trasmissione Zona Verde. 
Queste le sue parole: "Non sono d'accordo quando si dice che la squadra non è ancora pronta. Oggi l'Avellino doveva essere la squadra più pronta del campionato, vista la figuraccia dell'anno scorso. Poi il direttore Perinetti ha fatto un grande lavoro, ma io ho visto una squadra senza identità di gioco e calciatori che si pestano i piedi. L'Avellino non si può permettere di regalare i 3 punti a una squadra come il Latina, che ha speso la metà, della metà dell'Avellino. Una squadra che forse farà fatica a salvarsi. Non è stato fatto un esordio giusto. Anche la preparazione al campionato, sono state fatte amichevoli contro squadre di Eccellenza e Serie D, senza misurarsi con squadre della stessa categoria, che magari avrebbero palesato qualche difficoltà. Da Rastelli ci aspettiamo tutti tanto quest'anno, ma quello che ho visto alla prima giornata mi ricorda il finale dell'anno scorso". 
Sulle difficoltà: "Il calcio è fatto da due fasi, quando hai palla e quando non ce l'hai. Il problema è un altro. Ma credo che quando sono stati presi i giocatori i direttori e l'allenatore si siano parlati e sono stati presi giocatori adatti al 4-3-1-2. C'è bisogno di tempo per oleare i meccanismi, ma Avellino è una piazza che non ti aspetta". 
Sulle pressioni: "Io quando giocavo davanti a 1000 persone, potevo anche andare a casa. Quando c'erano 10.000 persone, io mi caricavo a mille. Allora il problema di questo Avellino qual è? E'la maglia che pesa? C'è ancora della zavorra da togliere?"
Sulla Juve Stabia: "Certo si deve andare a vincere a Castellammare, ma non è facile, la Juve Stabia viene da una vittoria e da entusiasmo. L'Avellino sulla carta è più forte, ma quello è un campo insidioso, e non sarà facile". 
Rastelli unico colpevole: "I tifosi chiaramente hanno individuato da mesi in Rastelli il problema. Ma siamo alla prima giornata e iniziare a fare accuse non giova all'ambiente. Bisogna dare tempo alla squadra. Anche se Avellino non ti aspetta. Io non ce l'ho con Rastelli, per me può venire anche mio padre ad allenare, ma se fa 10 sconfitte di fila, deve essere esonerato. Massimo viene da non so quante sconfitte dall'anno scorso. I numeri parlano chiaro". 
Gli ex fanno bene altrove: "L'unica spiegazione che mi do è che arrivano in piazze meno esigenti, che ti aspettano. Ad Avellino ci sono 5 televisioni, 5 giornali web, 5 carte stampate, radio e altro. Oltre alla pressione dei tifosi. Se Kanoute e Fella non segnano 5 partite altrove, non accade nulla, se invece succede ad Avellino vieni messo in croce". 
Su Rastelli: "Innanzi tutto bisogna dare la colpa a chi ha fatto quel contratto a Rastelli, perchè non esiste nel 2023 che se vieni esonerato scatta un altro anno di contratto. Poi nella vita credo esista anche dignità, perché se vieni esonerato ingiustamente, va bene pure che scatti un altro anno. Ma se vieni da una stagione pessima, da un inizio sbagliato, io, fossi stato Rastelli, sarei andato dal presidente e avrei detto, presidente, grazie per la fiducia, ma la squadra non mi segue, e mi sarei dimesso. Ora, aspettiamo altre 3-4 partite e mi auguro che la situazione possa cambiare". 


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