Orrù: "Il problema è di testa più che di gambe e la psicologia incide sulla forma fisica"
L'ex preparatore atletico dell'Avellino Natalino Orrù oggi ha parlato a Il Mattino dei problemi che affliggono l'Avellino, dagli infortuni ai cali del secondo tempo. "Mi sembra evidente che l'Avellino cala nel secondo tempo, nel momento in cui gli altri invece accelerano. Da esterno mi sembra però che il problema, più che di gambe, sia di testa. L'Avellino ha nello staff due professionisti come Fabio Esposito e Pietro La Porta, metterei la mano sul fuoco sul loro lavoro. Penso invece che abbiano pesato i tanti infortuni, l’infermeria costantemente affollata, perché la condizione ideale è direttamente proporzionale ai minuti che si mettono insieme nel corso delle partite. Il resto come dicevo lo fa la testa, perché rendono le gambe pesanti. Se non hai la mente leggera è più facile farti male e se i risultati non arrivano c’è il rischio di accelerare il rientro degli indisponibili, che poi tornano a doversi fermare.Ad Avellino bisogna saper gestire la pressione altrimenti le prestazioni ne risentono. Banalmente, per esempio, vengono prima i crampi o non si dorme la notte perdendo brillantezza.
Il problema è stato anche in estate, fare allenamenti con 7-8 calciatori fuori progetto o fuori rosa non aiuta il gruppo, chi è ai margini non lavora con intensità e questo incide sul lavoro del gruppo. Psicologia e forma fisica viaggiano di pari passo e questo Avellino, purtroppo, assomiglia molto a quello visto nel secondo anno con Braglia".