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Sforzini: "Dal tunnel si esce ricompattandosi. De Vito ds preparato, l'Avellino farà i playoff"

di redazione TuttoAvellino

Ferdinando Sforzini, ex attaccante biancoverde in due diverse epoche (2008-2009 e 2018-2019) ha parlato del momento nero dell'Avellino, in un'intervista rilasciata a Il Mattino: «Devo dire che non mi aspettavo queste tre sconfitte, ma bisogna analizzare il modo in cui sono arrivate. A Cerignola era evidente il fallo su Auriletto, la Viterbese era reduce dalla vittoria con il Catanzaro e ha trovato in Marotta l’uomo della giornata, per non parlare di sabato scorso. Quella con la Virtus Francavilla è stata una partita davvero stregata, sfortunata però non mi sembra che i biancoverdi non abbiano lottato, dando tutto quello che avevano: se si giocasse altre dieci volte non finirebbe mai così.

Dal tunnel si esce con un po’ di fortuna, occorre conquistare risultati positivi che possano far cambiare le cose, far passare questa atmosfera così negativa e rialzare un morale che ora è a terra. Basta poco per invertire la rotta, ne sono certo. Un gol prima di tutto per sbloccare la mente ed un pareggio a Catanzaro avrebbe il sapore della vittoria. Certo non sarà facile perché la capolista è una macchina da guerra, ma visti gli ultimi precedenti non escludo nulla. Sia al Partenio Lombardi che al Ceravolo, in Coppa Italia, l’Avellino è stata artefice di due grande prestazioni.

Bisogna ricompattarsi, tirare fuori il massimo, e poi isolarsi da tutto e tutti. Liberare la mente, ritrovare la spensieratezza e l’allegria nel giocare, e soprattutto non avere paura è l’obiettivo primario. Il nostro a volte non è un mestiere facile, ma resta il più bello del mondo, quello che tutti sognano. 

De Vito? Per me è uno dei direttori sportivi più preparati che c’è in circolazione. Non era facile gestire una situazione così complessa come quella che ha ereditato e ritengo che il primo mercato di cui è stato davvero protagonista è stato quello di gennaio. In estate ha dovuto sfoltire una rosa ereditata, anche con costi di gestione alti, e ricostruirla ma ha comunque fatto i conti con ingaggi importanti e contratti che andavano rispettati. Il programma, cominciato anche con l’ingaggio di Rastelli, è di un anno e mezzo. So che non è facile ma serve tempo e pazienza. Alla lunga il lavoro, i sacrifici e soprattutto gli investimenti portano i loro frutti.

L’Avellino per me resta una squadra forte, competitiva e di valore, con nomi importanti e di qualità. Ai playoff ci arriva eccome e poi si vedrà cosa succederà: ai calciatori però mi permetto solo di dire che devono lasciar perdere tutto, guardarsi dentro ed avere la mentalità da serie C, fatta di carattere, personalità e voglia di andare avanti, più forte delle difficoltà, della sfortuna e degli ostacoli».


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