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Braglia: "Ho visto i ragazzi giù di morale, ma gli ho detto che non finisce stasera il campionato. Da oggi poche parole e più fatti"

di Marco Costanza

Intervistato da Radio Punto Nuovo, il tecnico dell'Avellino, Piero Braglia, ha parlato dopo il pareggio con la Cavese che ha sancito il terzo posto dei lupi. 

Queste le sue parole: "Cosa è mancato? Abbiamo sbagliato troppi gol, abbiamo preso due traverse. Siamo stati troppo ingenui sul gol e l'errore più grosso è stato quello di aver gestito il risultato invece di provare a chiuderla. Io però vado a vedere la prestazione, la squadra c'è stata. Io sono convinto che la squadra si farà valere perchè i ragazzi hanno cuore, hanno carattere e si faranno valere ai playoff. La partita la potevamo vincere ragionando. Poi però dopo il pareggio abbiamo fatto troppa confusione, siamo andati più sui nervi che sulla logica. Anche a me faceva piacere arrivare secondi, era un vantaggio, però ora siamo terzi e dobbiamo abbassare la testa e lavorare. Vedendo le facce nelle spogliatoi mi sono incavolato, perchè erano facce sconfitte. Ma gli ho detto, che ci cambia a noi, da giovedì si lavora per arrivare alla grande ai playoff. Io sono convinto che questa squadra debba lavorare sui nervi, sulla cattiveria, sull'intensità. Maniero e Fella hanno fatto la migliore partita dell'ultimo mese. Da qui in avanti non si può più sbagliare perchè se sbagliamo ci mandano a casa". 
Su Errico: "Ha avuto fastidi in settimana, per quello non è entrato". 
Sui tifosi: "Ognuno dice la sua, se andiamo dietro ai risultati è chiaro che abbiamo fatto male, non vinciamo da contro il Bari. Io spero che ci serva da lezione tutto questo. Lo dico oggi, ai playoff parlerò solo dopo le partite e non prima. Il tempo delle chiacchiere è finito e ora parola ai fatti". 


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