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Casarini: "Ai tifosi possiamo chiedere solo scusa. La contestazione è giusta. Non riusciamo a fare quel gradino per svoltare"

di Marco Costanza

Federico Casarini, capitano di quest'oggi dell'Avellino, ha parlato dopo la sconfitta contro la Viterbese.

Queste le sue parole: "Non riusciamo a fare quel gradino che ci manca per fare il salto di qualità. Abbiamo fatto un primo tempo sottotono, approcciando male la partita. Nel secondo tempo abbiamo provato a reagire, abbiamo provato a macinare un po' di gioco ma stiamo facendo fatica. E' evidente e non bisogna nascondersi. Le soluzioni credo che siano pochissime, lavorare e stare zitti. Dispiace per tutto, per noi, la classifica, per i tifosi. Ci alleniamo anche bene, evidentemente quel bene non basta". 
Autostima dopo il Crotone: "Può essere che dopo il Crotone pensavamo di essere arrivati alla svolta. Come può essere un po' tutto. Non riusciamo a fare il filotto, dopo un paio di vittorie arriva la batosta. E purtroppo non è facile trovare la soluzione, perché in questo momento se fosse stata semplice, l'avremmo già trovata". 
Sul gruppo: "Come gruppo credo che non possiamo rimproverarci niente, anzi. Non c'è mai quella scintilla che fa accendere quel fuoco che in questo momento ci servirebbe. Con la Virtus Francavilla deve arrivare la scintilla. La speranza la lasciamo agli altri". 
La contestazione? "I tifosi ovviamente li capiamo, non possiamo dir nulla. Dobbiamo solo chiedere scusa, è l’unica cosa che va fatta, perché i risultati non stanno venendo. La contestazione di una tifoseria del genere è più che legittima, perché ci sono sempre e ci seguono sempre anche in trasferta in tanti. Dobbiamo solo stare zitti e lavorare, chiedendo scusa".


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