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Dalla Virtus Francavilla alla Virtus Francavilla: come sta l'Avellino un girone dopo?

di redazione TuttoAvellino
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Dalla Virtus Francavilla alla Virtus Francavilla. Come sta l'Avellino di Rastelli un girone dopo la sua prima partita sulla panchina biancoverde? A Francavilla il tecnico napoletano centrò la sua prima vittoria all'esordio, una vittoria ottenuta con i nervi, con la voglia di riscatto di una squadra scossa dal cambio di allenatore, come spesso accade in questi casi. Capace di passare in vantaggio, farsi rimontare e poi effettuare lo scatto per la vittoria. Era un Avellino convalescente, reduce da un avvio di campionato deludente, squadra precipitata in zona playout, e fresco di un esonero. Un girone dopo l'Avellino non sta meglio: sicuramente Rastelli ha alzato la media, da 1 punto secco a partita di Taurino a 1,48 di Rastelli, media rovinata tra l'altro dalle ultime due sconfitte (era 1,7 dopo il Crotone), ma è ancora un Avellino incostante, ondivago, appeso alla zona playoff. 

Il cammino di Rastelli parla di 7 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte, le ultime due proprio di recente contro Audace Cerignola e Viterbese, ancora troppo poco per una squadra che punta in alto, e forse sarebbe stato diverso se si fossero fatti punti nelle ultime due gare. Ma a 10 giornate dal termine possiamo parlare comunque di una stagione fallimentare, per quelle che erano le aspettative. Il primo posto è già matematicamente irraggiungibile, il secondo quasi, il terzo un miraggio, il quarto distante sette punti, ma per l'incapacità di dare continuità ai risultati (non si è mai andati oltre le 2 vittorie consecutive) difficile sperare in una trasformazione della squadra nel rush finale. Probabilmente si riusciranno a centrare i playoff, obiettivo minimo a questo punto, e si proverà ad andare il più avanti possibile sfruttando la capacità della squadra di tirare fuori il massimo in partite secche, che contano. Ma è giusto pensare già alla prossima stagione, salvando il meglio di questa, blindando i calciatori da cui ripartire, e programmando il futuro.

Quella programmazione che finora è mancata: non si può ricominciare ogni stagione daccapo, sperando di azzeccare ogni acquisto al primo colpo, e la contestazione della Curva nei confronti del DS riflette questa sfiducia, questa delusione che serpeggia nell'ambiente, ormai da inizio stagione, quando si contestarono i primi risultati di Taurino, e i proclami della società, fin da subito. Una stagione iniziata male e che non sta finendo meglio: meglio dare il massimo, chiudere la stagione al meglio possibile, rimboccarsi le maniche e fare tesoro degli errori per non ripeterli nella prossima estate.


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