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Iannuzzi: "Hanno umiliato una piazza. A gennaio sono stati fatti errori. Ora ripartire senza smantellare tutto e far ritrovare l'amore per questi colori. A D'Agostino chiedo..."

di Marco Costanza


Franco Iannuzzi, uno dei leader del direttivo Curva Sud, ha parlato a Prima Tivvù a Contatto Sport, dove ha analizzato la stagione amara dell'Avellino e la contestazione della Curva e del tifo biancoverde. 
Queste le sue parole: "Sono arrabbiato, come lo sono tutti i tifosi. La nostra è stata una contestazione educata come sempre. Noi col Monterosi non ci aspettavamo niente. Il girone di ritorno ci hanno umiliato tutti, presidente, ds, allenatore, squadra. Questa piazza non merita queste umiliazioni. Il presidente mi dispiace, caccia anche i soldi, ma ci ha umiliato, come si umilia lui stesso. Sono stati commessi gravi errori, con giocatori non adeguati a questa tifoseria e a questa piazza. Fino a dicembre Rastelli aveva trovato la quadratura, e stavamo andando discretamente. Non siamo stupidi, questa era una squadra da quinto, sesto posto. Ma con il mercato di gennaio ci siamo indeboliti. Capisco che il mercato di gennaio sia difficile, ma servivano altri giocatori, gente carismatica, con attributi". 
Sul confronto con i giocatori: "Io li spronavo a parlare. Reagivano male con noi. Un pochettino Di Gaudio e Dall'Oglio. Non erano giocatori carismatici come Castaldo, D'Angelo. E lì mi sono accorto che questi non erano giocatori da Avellino, gente senza attributi, con poco carattere. E' mancato carisma a questa squadra. Noi abbiamo fatto diversi incontri con loro, li spronavamo, ma non abbiamo avuto risposte positive. Come abbiamo vinto i campionati con il Napoli? Con gente come Criaco, Puleo, Riccio, gente carismatica. Quando siamo andati ad Andria, dopo l'accoglienza dei loro tifosi, i calciatori si sono "cagati addosso", molto di loro sembrava che il fatto non era il loro. Era palese". 
Su Forte: "Perché non ha parlato prima? Voleva il rinnovo di contratto? Perchè la verità non l'hanno detta prima? Cosa parlano a fare ora? Questi giocatori, come Scognamiglio, lo stesso Sbraga, non dovevano arrivare proprio in ritiro. E' questo l'errore". 
Come ripartire: "Dopo l'esperienza del passato, non bisogna smantellare tutto. Sarebbe un grave errore. Ripartire da 12-13 elementi, puntellare la squadra. Conosciamo i reparti dove urgono rinforzi. E innanzi tutto serve paròare chiaro con i tifosi, perchè quest'anno anche a livello comunicativo hanno sbagliato tutto".
Sugli infortuni: "Altro tema. Perché questi giocatori si infortunano sempre? E' il manto erboso del Partenio? Lo staff medico è preparato? Io al presidente chiedo organizzazione. Non stai tenendo la Terza Categoria, ma l'Avellino, che in Italia non è seconda a nessuno. Bisogna mandare i calciatori nelle scuole, far innamorare i bambini di questi colori come una volta". 
Sul presidente: "E' una bravissima persona, ma facesse il calcio come Cristo comanda. Perchè in questo modo ci umilia. Umilia se stesso e l'intera tifoseria". 
Su Rastelli: "Doveva essere più umile con la piazza, dopo quelle due vittorie, quando parlò con Enzo De Vito, non mi è piaciuto. Serviva più umiltà e volare basso". 
Su Maniero: "Lo abbiamo contestato perchè non si è comportato bene con noi. Hanno fatto un pochettino gli infami, con Aloi. E non dovevano farlo. Noi siamo una tifoseria seria ed educata. Quando sento dire che mettiamo pressione ai giocatori mi viene da ridere. La pressione la mettono i giornalisti non noi tifosi". 
Sul nuovo direttore sportivo o dg: "Non dobbiamo interferire, deve scegliere D'Agostino, noi dobbiamo fare i tifosi fino alla fine e poi giudichiamo. Non abbiamo mai interferito sulla scelta di allenatore e ds. Questa è una piazza sanissima, basta solo parlare chiaro con la gente, far capire solo cosa vuole fare". 
Il primo approccio che dovranno avere: "Ripeto, parlare chiaro con la piazza. Cosa che non hanno fatto l'anno scorso De Vito e D'Agostino. Cercare di ripartire con umiltà. L'importante è parlare chiaro e avere rispetto, dare fiducia a D'Agostino e cercare di andare avanti". 
Anno di transizione?: "Certo che lo capiremo. Ripeto, basta parlare chiaro, come ha fatto l'anno scorso il presidente del Padova, quando disse che sarebbe stato un anno di transizione dopo spese enormi. D'Agostino è molto assente, serve un dg che sia presente e parli alla piazza". 
Su Rastelli: "Per me può anche restare, ma deve avere più umiltà. Ma ho un'impressione, venerdì quando abbiamo incontrato i giocatori, ho visto un uomo dimesso, sconfitto. Mi ha dato questa impressione qui. Poi sta alla società e a lui stesso decidere cosa fare in futuro. Noi accetteremo qualsiasi scelta". 


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