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Partenio, spuntano ulteriori problemi: canoni non pagati per oltre 1,2 milioni di euro

di redazione TuttoAvellino

Lo stadio Partenio sta diventando un problema in casa Avellino. Prima l'intervento richiesto immediatamente da Salvini dopo aver svolto un sopralluogo sul campo di gioco, per ripristinare o sostituire il manto in sintetico, ormai rovinato, corroso e con le righe storte, che ha causato anche tanti infortuni ai calciatori biancoverdi per il fondo duro. Il Comune di Avellino si è fatto carico della quantificazione e della futura esecuzione dei lavori, trattandosi di lavori straordinari, che però dovranno essere completati entro metà giugno, termine entro il quale l'Avellino dovrà presentare alla lega Pro documentazione attestante la disponibilità di un campo di gioco a norma. E in questo momento il Partenio non lo è, previ suddetti lavori.

Ma non solo: come riporta oggi AvLive.it, la società si ritrova con un debito, accumulato negli anni fin dal 2007, di oltre 1,2 milioni di euro di canoni di locazione non pagati. Risalenti magari a precedenti gestioni ma finite poi a carico degli attuali gestori del club. Il dato è emerso nel corso di una riunione della Commissione Trasparenza del Comune di Avellino. L'Avellino avrebbe chiesto lo scomputo dei lavori di riqualificazione effettuati all'impianto, eventualità però respinta in quanto risultano non completate le verifiche delle opere e degli interventi realizzati dal club biancoverde negli ultimi quattro anni, ovvero dall'avvento della famiglia D'Agostino.

Inoltre, a questi canoni, si sarebbero aggiunti debiti tributari pari a oltre 600 mila euro, che D'Agostino ha chiesto di rateizzare. Anche alla luce della recente pubblicazione del nuovo bando per l'affidamento in concessione della gestione del Partenio-Lombardi, per poter partecipare l'Avellino deve dimostrare l'insussistenza di debiti nei confronti del Comune: una questione quindi da risolvere il prima possibile per non complicare ulteriormente la situazione.


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