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Tito: "Ci serve sempre uno schiaffo per reagire. Illanes ci darà tanto. Attenzione alla Cavese"

di Marco Costanza

Intervenuto alla trasmissione Contatto Sport di Prima Tivvù, l'esterno dell'Avellino, Fabio Tito ha parlato di vari temi, della ripresa dopo la pausa natalizia e di cosa si aspetta dall'Avellino dal 2021. 
Queste le parole dell'esterno: "Diciamo che il pareggio di Teramo è buono, abbiamo portato a casa 1 punto importante contro una squadra che ha gli stessi punti nostri e quindi non era facile. Inoltre, dopo le feste non sai mai come si ricomincia, si azzera tutto e quindi è sempre un'incognita. Diciamo che il pareggio va bene per cominciare e restare lì, al terzo posto. Penso che abbiamo avuto più il pallino rispetto a loro. La cosa da migliorare, come diceva il mister oggi, è quella di non dover prima prendere uno schiaffo e poi reagire. Non prendendo quel gol credo che oggi staremmo parlando di altro. Bisogna dare continuità, a parte Bari, che è stata una partita indecorosa, siamo in un bel momento e dobbiamo continuare così. E' chiaro che a Teramo dopo aver preso gol dopo pochi minuti, abbiamo visto le streghe, ma ormai serve un altro Avellino, la partita di Bari ci è servita per non commettere più gli errori del passato". 
Sull'arrivo di Illanes: "Ci darà una bella mano, come Carriero e come Baraye. Non lo conosco come giocatore, l'ho visto da avversario l'anno scorso e mi ha fatto una bella impressione. Sarà un ottimo rinforzo senza dubbio e conoscendo l'ambiente si adatterà subito". 
Sulla Cavese: "Sappiamo bene che la classifica è bugiarda perchè sono una buonissima squadra. Poi da poco è arrivato Campilongo e io lo conosco bene, l'ho avuto per 3 anni. Preparerà la gara nel migliore dei modi e sarà molto difficile per noi. Loro non possono perdere, altrimenti si mette male per la salvezza ma anche a noi servono i 3 punti per rimanere in corsa nella posizione in cui siamo". 
Mancanza di grinta: "Capita alcune volte di avere delle paure. Ad esempio sabato gli ultimi minuti abbiamo avuto paura di perdere e quindi alla fine ci siamo anche accontentati dell'1-1. Ci sta mancando un pò di cattiveria e di decisione nei momenti chiave e questo dovrà essere migliorato nel girone di ritorno". 
Sul Covid: "Il Covid è stata una parentesi durissima, non è stata una bella esperienza. Ho sofferto tanto la prima settimana, dolori ai polmoni e febbre alta, tosse, è stato durissimo. Poi sono tornato e con il Catania ho giocato subito dopo e in 20 minuti sono stato male, avevo mal di testa, dolori al petto, sembrava che avessi un infarto. Ho stretto i denti e sono andato avanti, è prevalsa la voglia di tornare in campo il prima possibile. Ora si guarda avanti". 
 


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