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Vulpis (vice presidente Lega Pro): "Chiusura campionato il 2 maggio più di una ipotesi. Sui playoff? Ci sono tanti piani alternativi"

di Marco Costanza

Intervistato da Radio Punto Nuovo, Marcel Vulpis, vice presidente vicario della Lega Pro, ha parlato di svariati temi, della situazione Covid con possibile slittamento della fine del campionato al 2 maggio. 

Queste le parole di Vulpis: "Slittamento al 2 maggio per la fine del campionato? Molto probabilmente si, bisogna attendere il consiglio direttivo della Lega Pro del 1 aprile. Purtroppo siamo nel picco della terza ondata del Covid, che sta toccando anche lo sport. L'idea è quella di far slittare il turno infrasettimanale del 14 aprile al week end del 18 aprile e quindi la fine della regular season al 2 maggio. Si pensa possa essere una soluzione importante". 
Sui playoff: "Se c'è un piano B per i playoff? Innanzi tutto dipenderà sempre dal virus, ma Ghirelli ha detto che c'è anche un piano C ed altre soluzioni. Le opzioni disponibili sono diverse. Si analizzeranno le varie opzioni alternative, nel caso, migliori. I campionati però verranno conclusi, come l'anno scorso, normalmente E' stata mandata una lettera a tutti i 59 club sul da farsi. Stiamo lavorando in modo certosino per garantire un finale adeguato. Nel consiglio direttivo ci sono 6 presidenti, 2 componenti per ciascun girone, tra cui, nel girone C, c'è anche Angelo D'Agostino, che saluto. I due membri per girone sono scelti anche in base al blasone dei club. Tutto ciò ci consente di avere un contatto diretto con tutto il resto dei club che non è seduto al consiglio direttivo. Io credo che sia una governarnce tra le più solide nel calcio professionistico". 
Riforma campionati: "Siamo la prima lega che ha chiesto questa riforma a Gravina. Non è una operazione che si fa in poche settimane e ci vorranno mesi. Il presidente Gravina credo sia la persona giusta a portare avanti un progetto del genere e sa cosa può fare per il futuro. Ha un quadriennio di lavoro importante. I casi di Trapani e Sambenedettese? Sulla Samb non riesco ad esprimermi, voglio vedere prima le carte. In generale, è chiaro che questa situazione di pandemia, non sta aiutando assolutamente i club a livello economico. Ci sono delle difficoltà a monte. Biglietteria e sponsor fermi, chi trova sponsor è davvero fortunato. I diritti tv non sono della dimensione della Serie A. Come si fa calcio? Prendere risorse da patrimonio personale. E' un rischio aziendale che riguarda tutti i settori, alberghiero, turistico e quant'altro. Io posso solo ringraziare imprenditori che provano a fare calcio". 


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