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Sandro Abate, il capitano: "Sarà una squadra forte. Vogliamo essere un punto di riferimento per i nostri giovani"

di Daniele Luongo

Si programma la prossima stagione in casa Sandro Abate, sono settimane calde per definire quella che sarà la rosa a disposizione di Mister Basile. Ci sono state partenze eccellenti (Arillo, Avellino, Etzi e Ugherani), arriveranno giocatori di assoluta esperienza e di profilo internazionale. Ma sarà anche una realtà sempre più radicata sul territorio, e dalla forte identità, volta a valorizzare i giovani. In una intervista a 360 gradi, il capitano Massimo Abate (di seguito una sintesi testuale) traccia la strada per il presente ed il futuro del Club.

Capitano Abate, alcuni giocatori che hanno fatto la storia recente della Sandro Abate andranno via, come mai? “E’ terminato un ciclo, ed è giusto ripartire con nuovi stimoli e nuove ambizioni, ringrazio i giocatori che non vestiranno più la maglia della Sandro Abate per l’impegno profuso. Etzi e Ugherani sono scadenze contrattuali. Attilio Arillo è un fuoriclasse assoluto, oltre che un amico. Insieme siamo arrivati ad un accordo per tenere alte le aspettative del calcettista. Con Avellino invece siamo arrivati ad un addio consensuale, alcune volte ci possono essere vedute diverse, sempre nel massimo rispetto e stima reciproca.”

Quali saranno i nuovi arrivi? “Sarà una squadra forte, questo sicuramente. Partiamo da alcune riconferme importanti come Gui, Galletto, Di Luccio, il ritorno di Petrillo, espressione del nostro territorio, atleta di sicuro valore. Gui e Vitiello saranno i vice capitani. Poi arriveranno profili di fama internazionale come Vilian del Mallorca Palma Futsal, Kenji è ormai alla firma e siamo in fase avanzata per Roger Serrano mentre per altri siamo in fase di trattativa. La Sandro Abate sarà nuova, si parte con una struttura diversa rispetto agli altri anni. Il lavoro di campo e la mentalità ci faranno fare la differenza.” 

Aspettative per la prossima stagione? “Voglio ricostruire un gruppo, bisogna giocare per vincere sempre, divertendosi e bisogna trarre anche insegnamento dalle sconfitte. Bisogna crescere ogni giorno di più, migliorarsi quotidianamente. Essere sempre competitivi.” 

Cosa chiedi al gruppo e all’allenatore? “Interpretare al massimo lo spirito del nostro Club, della nostra storia. Si può perdere o vincere, importante è non far mancare mai l’impegno, la voglia di far divertire i nostri tifosi. Combattere sempre dal primo giorno di allenamento fino all’ultimo secondo dell’ultima gara della stagione. Cattivi e ambiziosi sempre. Il Mister è un valore aggiunto, potrà dare un contributo fondamentale per centrare i nostri obiettivi, dovrà aiutarci a inserire tatticamente e a livello ambientale i nuovi innesti. Ci aiuterà a costruire la nostra identità. Il prossimo anno avremo una caratteristica ben precisa tatticamente.” 

Il rapporto con il territorio… “Siamo nelle scuole, abbiamo circa 100 tesserati dall’under 13 all’under 23, grazie a Pavarese, Comella ed Adesso, l’ingresso nel Club di Cocchia ci aiuterà a crescere ancora. Il futuro della Sandro Abate è legato al territorio, vogliamo essere un punto di riferimento per i nostri giovani. Puntiamo sui giovani.”    

Questione Pala Del Mauro, quale futuro? “Auguriamo al Sindaco Nargi e alla nuova Amministrazione Comunale buon lavoro. Restano da definire alcune formalità che il Comune deve adempiere nei nostri confronti, ci auguriamo che la struttura possa diventare più ospitale per i tifosi che vivono l’impianto. Bisogna migliorare i servizi offerti al pubblico, penso al Bar, ai servizi igienici, alla copertura.”

Come immagini la Sandro Abate fra dieci anni? “Immagino un club ed una squadra sempre più radicati sul territorio, immagino e vorrei che ci fosse un capitano (che mi succede) che sia di Avellino con alcuni giocatori irpini a creare l’ossatura della squadra. Uomini e atleti che sappiano portare in alto il nome di mio padre e il nome della nostra città, della nostra terra. L’affetto della nostra gente deve essere benzina per fare sempre di più, siamo una squadra vincente, vogliamo vincere un titolo anche in Serie A.”

Come sarà il futuro del Capitano una volta smesso di giocare? “Mi piacerebbe allenare i ragazzini, sono il futuro della nostra società, sono il futuro del futsal. Sarò sempre con la squadra non farò mancare mail il mio sostegno in tutto e per tutto.” 


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